Agricoltura, a Brindisi è allarme rosso

Gabrio Toraldo, Flai Cgil: “Rischiamo di perdere tutti i lavoratori, siamo pronti a manifestare”

“Parliamo di agricoltura 4.0, ma ci scontriamo con la dura realtà di un settore fondamentale del brindisino che è in affanno”. La denuncia arriva da Gabrio Toraldo, segretario generale della Flai Cgil di Brindisi. “Il settore primario, pilastro dell’economia locale, rappresenta uno dei punti di forza del Pil nel territorio. Eppure, assistiamo ad una progressiva desertificazione che rischia di diventare inesorabile: i lavoratori locali e frontalieri abbandonano le aziende.

Nella sola provincia di Brindisi, la forza lavoro è calata del 17,8% negli ultimi cinque anni, con una perdita netta di 4.303 unità. In particolare, solo nell’ultimo anno abbiamo registrato una perdita di 1.082 unità lavorative”.

Soltanto grazie al lavoro dei migranti è possibile invertire questa tendenza: “Il numero di lavoratori immigrati, sia extracomunitari che comunitari, cresce notevolmente – spiega Toraldo – e sono diventati indispensabili per mantenere il raccolto e sostenere l’economia agricola locale. Ma molti di questi lavoratori sono impiegati in condizioni irregolari o addirittura illegali, con aziende che li assumono ‘in grigio’ o in nero. A riprova, la nostra recente campagna di disoccupazione ha rivelato che c’è un ampio numero di lavoratori con aspettative contrattuali e previdenziali mai soddisfatte”.

I dati Inps certificano che l’anno scorso il 15,3% dei lavoratori nel settore erano lavoratori stranieri, con un trend di crescita costante. Ed è plausibile ipotizzare che i numeri reali siano ben maggiori, includendo tutti coloro che ancora non hanno il permesso di soggiorno, e che vengono sfruttati perché non ottengono dai datori di lavoro un contratto regolare.

“A fronte di questa situazione – accusa Toraldo – la Flai Cgil Brindisi rileva una inerzia inaccettabile. Più volte abbiamo chiesto alle istituzioni locali, il Comune, la Prefettura e l’Inps, di essere accanto al sindacato nella costante lotta che accomuna tutti per l’affermazione dei diritti e della legalità. Abbiamo già richiesto ripetutamente incontri al Prefetto, che però sono stati ignorati o minimizzati, nonostante la pressante necessità di affrontare questi problemi, compreso quello abitativo per i lavoratori migranti”.

Proprio quest’ultimo aspetto, sottolinea il sindacato, merita un approfondimento particolare e soluzioni urgenti. “La crisi abitativa legata ad alcuni centri che ospitano migranti impiegati in agricoltura avrà risvolti preoccupanti – anticipa il segretario generale – collegandosi anche alla sicurezza sociale e occupazionale nel territorio. La mancanza di una soluzione abitativa per tutta questa importante fascia di lavoratori migranti regolari, è che presto l’agricoltura brindisina subirà un doppio shock: il primo legato al fatto che perdiamo la media di quasi 1.100 lavoratori agricoli locali all’anno. Il secondo legato al fatto che se non si risolve la questione abitativa dei lavoratori migranti perderemo in blocco anche quelli”. In queste condizioni, si chiede la Flai Cgil, chi lavorerà nelle campagne del brindisino?

Altra nota dolente resta l’inerzia rispetto alla piena attuazione della legge 199 del 2016 contro il caporalato. “Una legge che ha visto Brindisi tra le protagoniste nella sua prima applicazione in tutta la penisola – ricorda Toraldo – ma nonostante lo slancio iniziale, e l’azione responsabile e proattiva del sindacato, siamo costretti a rilevare che molti degli strumenti da mettere in campo restano ancora nel libro dei sogni. E su questo tema torniamo a sollecitare in particolare l’Inps a ulteriori sforzi, quanto mai necessari”.

Le conclusioni di Toraldo non lasciano spazio a interpretazioni: “Il settore agricolo nel nostro territorio è in crisi. Una crisi aggravata da politiche inadeguate, e da un’attenzione insufficiente alle condizioni di vita e di lavoro dei braccianti, specialmente dei lavoratori migranti. Il risultato è che la nostra economia locale soffre, e con essa la nostra comunità”.

Di fronte a questa situazione, la Flai Cgil di Brindisi ha deciso una mobilitazione per accendere di nuovo un faro sui tanti temi da risolvere che non possono più essere procrastinati. “Organizzeremo una manifestazione di protesta nei prossimi giorni davanti alla Prefettura, per sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere le istituzioni a prendere provvedimenti seri. In parallelo chiediamo con urgenza un incontro per discutere e risolvere definitivamente questi gravi problemi. È imperativo che le istituzioni agiscano subito, per salvaguardare il futuro del nostro settore agricolo e proteggere i diritti e la dignità di tutti i lavoratori”.

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