Zucchero e plastica. Flai Cgil, aziende non nascondano dietro tassa riduzioni di organici e chiusure

“Ancora oggi le dichiarazioni di alcune aziende del settore alimentare, apparse a mezzo stampa, in merito all’introduzione della tassa sulla plastica e sullo zucchero e il relativo impatto produttivo ed occupazionale ci appaiono del tutto infondate e generatrici di inutili allarmi”. Lo dichiara in una nota la Flai Cgil nazionale.
“Infatti, anche grazie alle iniziative messe in campo dal sindacato nei confronti del Governo e del Parlamento rispetto ad una ipotesi di tassazione che prevedeva dal 1° gennaio 2020 una tassa di 1 euro al kg su tutta la plastica e una tassa sullo zucchero, oggi nella legge di bilancio la plastic tax viene ridotta allo 0.45 centesimi al kg ed ad esclusione del Pet ed entrerà in vigore dal 1 luglio 2020; mentre la tassa sullo zucchero slitta al 1 ottobre. Se da un lato dobbiamo vigilare affinché non ci sia una tassazione indiscriminata che colpisca il settore e che non va in alcun modo nella direzione di uno sviluppo eco sostenibile e in una maggiore tutela della salute, dall’altro non accettiamo strumentalizzazioni da parte di aziende che, nascondendosi dietro alla tassa, vorrebbero programmare chiusure di stabilimenti e riduzione degli organici. Ci sembra una pratica inaccettabile, un modo pretestuoso per aggirare i problemi e trovare le adeguate soluzioni”.

Articoli correlati

Dl flussi, Flai Cgil: “Uno specchietto per le allodole, con un approccio sbagliato, securitario e non inclusivo”

“Le misure varate dal Consiglio dei ministri sul caporalato, messe in relazione con il meccanismo dei flussi, rischiano di essere uno specchietto per le...

Servizio civile: Cgil e Flai, no a introduzione in agricoltura, Stato deve combattere lo sfruttamento, non incentivarlo

“Lo Stato deve combattere lo sfruttamento, non incentivarlo. Il lavoro agricolo deve essere riconosciuto e valorizzato, non ridotto a un’esperienza di servizio civile che...

Libano, Coinu, Flai Cgil: “La guerra non è mai una soluzione. E colpisce per primi i lavoratori”

“A due settimane dall’inizio dei bombardamenti, e la mattina successiva dell’occupazione di terra da parte dell’esercito israeliano, ancora non è chiara quale sia la...