Tasse bevande. Bermani, un errore

“Leggiamo notizie di stampa su eventuali decisioni del governo in merito alla tassazione di bevande, ed essendo tra quelli che in questi anni hanno detto che le tasse servono a garantire il diritto di cittadinanza per tutti, possiamo permetterci di dire ora che, se questa notizia fosse vera, sarebbe un errore. Abbiamo sempre sottolineato che le tasse devono essere eque e proporzionate al reale reddito del cittadino, pertanto troviamo anacronistico il pensare che tassare le bevande sia equo, perché chi paga questa scelta è il solito noto, “il cittadino lavoratore””. Lo dichiara Marco Bermani, Segretario nazionale Flai Cgil.

“Se poi questo lavoratore è del settore agroalimentare, egli paga un prezzo doppio che è bene considerare oggi, prima di prendere decisioni. In una situazione di crisi dei consumi, uno scenario di aumento del prezzo di alcune bevande porterebbe  a un reale calo di volumi prodotti. La  scelta  di  tassare  le bevande ci appare assurda e per questo invitiamo le forze politiche e lo stesso governo a rivedere questa eventuale decisione, che potrebbe avere conseguenze gravi in termini di occupazione”.

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