Piano Nazionale contro la tratta e lo sfruttamento. Domani un seminario organizzato dalla Flai Cgil

“Il nesso tra tratta di esseri umani e grave sfruttamento lavorativo che riscontriamo nei drammi patiti dalle tante lavoratrici e i tanti lavoratori migranti che incrociamo nelle nostre campagne, specie durante il sindacato di strada, impone approcci, metodologie e strumenti aggiornati per fornire risposte tutelari appropriate alle vittime e vie di fuga dalle briglie della schiavitù indotta”. Lo dichiara Sara Palazzoli, Segretario Nazionale Flai Cgil, alla vigilia del seminario che si terrà domani presso la sede nazionale Flai Cgil, dal titolo Piano Nazionale contro la tratta e lo sfruttamento in agricoltura: aspetti normativi, profili delle lavoratrici e lavoratori coinvolti e prospettive d’intervento.

“Vogliamo provare a misurarci, nel nostro agire sindacale – spiega Sara Palazzoli – con l’ampliamento delle casistiche contenuto nel Piano Nazionale per il triennio 2016-2018, per dare risposte concrete alle vittime che ci chiedono aiuto in ogni dove. Per la prima volta, si annovera il grave sfruttamento lavorativo in alcuni comparti tra cui l’agricoltura come punto di caduta di numerosi lavoratori stranieri vittime di tratta. Riteniamo sia un passo di grande importanza l’equiparazione di fatto tra tratta funzionale al grave sfruttamento lavorativo e tratta per sfruttamento di tipo sessuale, con la relativa previsione di meccanismi di identificazione, protezione e assistenza alle vittime”.
Il Seminario del 4 agosto, per analizzare l’estrema complessità del binomio tratta-grave sfruttamento lavorativo, si avvelerà di esperti nel campo della tratta e della partecipazione della Cgil Nazionale. “L’estrema debolezza delle vittime, la paura, l’isolamento di chi incappa nella tratta per grave sfruttamento in agricoltura – conclude Sara Palazzoli – ci impone un approccio multidimensionale di cui dobbiamo appropriarci. Solo in tal modo saremo in grado di dare risposte qualificate e affrancare le vittime dalle grinfie delle organizzazioni criminali che le tengono schiave”.
Il seminario sarà il punto di partenza di uno schema articolato di lavoro capillare e strutturato sul territorio.

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