Pesca, Ccnl personale coop non imbarcato, più 8% per recuperare l’inflazione 

Soddisfatti i sindacati per un aumento salariale non scontato, che difende il potere d’acquisto dei lavoratori del settore

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila pesca hanno firmato con Agci-Agrital, Confcooperative-Fedagripesca e Legacoop agroalimentare un accordo che permette di recuperare il differenziale inflativo del quadriennio 2022-2025, come previsto ai margini dell’ultimo rinnovo del Ccnl per il personale non imbarcato dipendente da cooperative esercenti attività di pesca marittima, di maricoltura, acquacoltura e vallicontura.

L’aumento salariale complessivo ammonta al 14% sul quadriennio di riferimento. Un risultato importante, per nulla scontato, che adegua il salario dei dipendenti del settore a un costo della vita aumentato negli ultimi anni a dismisura per via dell’inflazione. Oltre agli aumenti già previsti in sede di rinnovo (3% da dicembre 2022, e un altro 3% da marzo 2023), viene riconosciuto alle lavoratrici e ai lavoratori un ulteriore 8% che verrà erogato con le seguenti modalità: 6% da gennaio 2024 (con il pagamento degli arretrati), 2% da gennaio 2025. Il montante aggiutivo del biennio 2024-2025, a seguito del suddetto accordo, parte da un minimo di € 2.800,00 circa ad un massimo di € 4.500,00 circa. 

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