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Ortofrutticola Mugello, le insorte non si arrendono

Ortofrutticola Mugello, le insorte non si arrendono

Sanno fare i marron glacรฉ le operaie dellโ€™Ortofrutticola del Mugello. Sanno anche lottare, per difendere il loro lavoro e la fabbrica che in meno di quarantโ€™anni รจ diventata leader europeo nella produzione di questi prelibati dolcetti. Benvenuti a Marradi, nellโ€™Alto Mugello toscano, al confine con la Romagna, dove si raccolgono i marroni piรน buoni dโ€™Italia e forse del mondo.

Fino allโ€™altro ieri solo i golosi, gli appassionati di marron glacรฉ conoscevano questo segreto. Ma da quando i nuovi proprietari di Italcanditi, che avevano acquistato lo stabilimento subito prima della pandemia, hanno manifestato lโ€™intenzione di spostare quella particolare linea produttiva a Pedrengo nel bergamasco, lโ€™intera comunitร  si รจ stretta intorno alle โ€˜sueโ€™ lavoratrici.

Il nuovo anno รจ stato festeggiato, si fa per dire, davanti ai cancelli della fabbrica. Un presidio che giorno dopo giorno si รจ arricchito della solidarietร  di un intero territorio. E come i cerchi concentrici generati da un sasso tirato in acqua, la mobilitazione si รจ allargata allโ€™intera Toscana, alla politica parlamentare, arricchendosi di voci e volti difficilmente immaginabili nella vallata mugellana. Che dire della presenza al presidio, fra i tanti, di Gianna Nannini e di Carlo Lucarelli? Miracolo a Marradi.

โ€œAbbiamo unโ€™agenda fitta di iniziative – racconta Jorgelina Betros – tra cene solidali, spettacoli teatrali, mini concerti e chi piรน ne ha piรน ne metta. Un ristorante del posto una domenica offrirร  lโ€™aperitivo a tutti i partecipanti al presidio. Grazie al cielo ci stanno aiutando tutti. Non ci siamo mai sentite soleโ€. Di origine argentina, appena arrivata in Italia, a diciotto anni Jorgelina ha prima iniziato a raccogliere le castagne negli splendidi boschi che circondano Marradi e poi รจ entrata in fabbrica per dedicarsi alla lavorazione dei marron glacรฉ. โ€œStiamo parlando del 1992, ho lavorato qui per quasi trentโ€™anni, ventinove stagioni come le chiamiamo noi – ricorda – quando sono entrata la fabbrica era aperta da soli sei anni. Qui cโ€™รจ la nostra vita, qui ha lavorato anche mia figlia per tirare su qualche soldo. Oggi anche lei รจ mammaโ€.

Una settantina di operaie specializzate che al volgere delle stagioni seguono i ritmi della natura per una produzione letteralmente a chilometro zero, in un territorio montano che ha una tradizione secolare di raccolta e consumo dei marroni, insorgono per difendere il proprio futuro. Insorte, come gli operai della Gkn di Campi Bisenzio a cui hanno tolto il lavoro dalla sera alla mattina. โ€œAnche il Collettivo di Fabbrica รจ venuto quaโ€, dice con orgoglio lโ€™operaia che ha nella borsetta la tessera della Flai Cgil. โ€œItalcanditi aveva parlato del trasferimento di soli nove addetti, di cui due dirigenti, dimenticandosi di tutte noiโ€. Una proposta indecente, subito rispedita al mittente.

Le cronache degli ultimi giorni raccontano che lโ€™azienda del bergamasco ha presentato al tavolo negoziale una bozza di piano industriale alternativo, ma รจ stata ancora una volta fumata nera. โ€œVogliono comunque portare via la lavorazione dei marron glacรฉ da Marradi nel giro di poco tempo. Si sono spinti a dire che cโ€™รจ stata una flessione del mercato perchรฉ i consumatori hanno paura di ingrassare. Non sanno di che cosa parlano. I nostri conti sono sempre stati in attivo. I nostri marron glacรฉ sono un prodotto di nicchia sempre apprezzatoโ€.

Marradi รจ un piccolo paese di tremila anime, conosciuto – indovinate un poโ€™ – per la sagra delle castagne. โ€œCi hanno raggiunto in tanti in questo mese, da Faenza, da Ravenna, dagli altri stabilimenti del gruppo. I sindaci sono al nostro fiancoโ€. Portare via i Marroni da Marradi sarebbe come togliere al Chianti il vino, a Parma il prosciutto. โ€œSiamo donne, mamme, nonne – aggiunge Jorgelina – passare da otto mesi di lavoro a sette รจ un sacrificio, a quattro รจ inaccettabile. Con i nostri stipendi abbiamo fatto studiare i figli, pagato i mutui, contribuito al bilancio familiareโ€.

La comunitร  di Marradi non ha dubbi: lโ€™Ortofrutticola del Mugello deve restare lรฌ, cosรฌ come la lavorazione di marron glacรฉ, con buona pace di strategie industriali che spostano vite umane come fossero pezzetti di Lego. โ€œHanno pensato di avere a che fare con qualche contadina senza istruzione – sottolinea Jorgelina – facile da imbrogliare. Si sono sbagliati, conosciamo ogni angolo di questa fabbrica. Sono arrivata in Italia appena finite le superiori, mi sono sposata e sono arrivata a Marradi. Oggi, a 48 anni, sono giร  vecchiotta per trovare un nuovo lavoro. Lavoro che novantanove su cento mi costringerebbe a prendere lโ€™auto. Come potrebbe fare a rimettersi in gioco chi di anni ne ha sessanta e genitori anziani da accudire? In tutti questi anni siamo state ben pagate dai vecchi proprietari, che tenevano la fabbrica in salute. I nostri stipendi sono stati una certezza per le nostre famiglie. Non ci arrendiamo, e Marradi รจ al nostro fiancoโ€. (To be continuedโ€ฆ).

https://www.sinistrasindacale.it/index.php/periodico-sinistra-sindacale/numero-02-2022/2259-le-insorte-dell-ortofrutticola-mugello-di-frida-nacinovich

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