Morire per una ciocca di capelli, Balì Flai Cgil: “Siamo al fianco di tutte le donne che si battono per difendere i propri diritti”

Si può morire, nel 2022, per una ciocca di capelli ribelle. Si resta senza parole di fronte alla tragedia di Masha Amini, massacrata di botte dalla cosiddetta ‘polizia morale’ di Teheran. Le proteste che si stanno susseguendo in Iran e anche nell’universo della rete non si fermano. Il segno che ci sono dei confini che non possono essere superati, le leggi della sharia care alle dottrine più retrive della religione islamica vanno tagliate come le ciocche che vengono tagliate da migliaia e migliaia di donne che non vogliono dimenticare Masha. “Siamo al fianco di queste donne e del loro coraggio – dichiara Tina Balì, Flai Cgil nazionale – così come di tutte le donne che si battono quotidianamente per difendere i propri diritti, ogni volta che vengono attaccati o messi in discussione. Ci uniamo al coro di quanti in questi giorni stanno chiedendo alle autorità iraniane di porre fine alla violenza contro le donne, che devono poter agire le loro libertà fondamentali”.

Articoli correlati

Caporalato nel livornese e nel pisano, Flai Cgil: “La lotta allo sfruttamento non ammette scorciatoie”

Altri due arresti nelle campagne del pisano e del livornese per caporalato. Sfruttavano connazionali pakistani, impegnati nella raccolta di ortaggi e frutta con turni...

Lavoratori migranti e ditte in appalto, l’Europa deve dare risposte

“lI mio nome è Warnakulasuriya Christopher, vengo dallo Sri Lanka”, inizia così la testimonianza di un lavoratore in appalto del settore delle carni, delegato...

Ccnl industria alimentare, siglato un protocollo tra otto associazioni datoriali per le trattative di rinnovo

“Apprezziamo e giudichiamo positivamente la decisione assunta da otto associazioni datoriali di costituire formalmente, attraverso la sigla di uno specifico protocollo, un comitato sindacale...