In Tunisia Cgil, Flai e Inca incontrano il sindacato Ugtt e visitano le sedi

Un’intensa due giorni di lavoro per  stringere una collaborazione ancora maggiore con il sindacato tunisino Ugtt. “In agricoltura, così come nella pesca, soprattutto in Sicilia, i lavoratori sono costretti a sottostare a vere e proprie forme di ricatto per raggiungere il nostro paese. Ma anche una volta arrivati in Italia quando trovano lavoro, rischiano di finire sfruttati e sottopagati – sottolinea Andrea Coinu, responsabile relazioni internazionali Flai Cgil – Una situazione che non migliora nonostante la legge 199 del 2016 contro lo sfruttamento e il caporalato. Per questo, non potendo abbassare la guardia, sosteniamo i lavoratori e le loro famiglie con i nostri sportelli di Tunisi e Madhia, da dove provengono la maggiorparte dei lavoratori e le lavoratrici tunisini nel nostro paese”. La comunità dei tunisini, residenti in Italia conta oltre 97 mila persone, di cui 21.402 vivono in Sicilia, numeri che rendono l’idea della sfida che il sindacato ha di fronte. Una due giorni molto importante quella di Tunisi per la delegazione italiana – composta da Coinu per la Flai Cgil, dal presidente dell’Inca Michele Pagliaro, il responsabile del dipartimento internazionale della Cgil Salvatore Marra, Mabel Grossi, del dipartimento internazionale Cgil, Valeria Ferrazzo, presidente Itaca e Giuseppe Peri, responsabile area estero dell’Inca nazionale – incontri e dibattiti per favorire la crescita dell’INCA non solo per i tanti cittadini tunisini presenti in Italia ma anche per i tanti Italiani presenti in quest’area geografica.

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