Forestazione. Oggi al Mipaaf riunione Governo-Sindacati

Si è svolta oggi al Mipaaf una riunione operativa tra Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e il viceministro Andrea Olivero in cui sono state affrontati alcuni nodi che ancora frenano le politiche di rilancio del settore forestazione e le strategie di valorizzazione del lavoro idraulico-forestale.
Ringraziamo il viceministro per aver dato seguito alla nostra richiesta di incontro e rileviamo l’importanza delle sue parole in una fase cruciale del percorso di riorganizzazione del comparto. Da evidenziare in particolare la volontà di istituire una Direzione forestale in seno al Mipaaf e l’impegno di dare forma a un piano di riordino che assicuri una visione nazionale nel coordinamento e nell’indirizzo della gestione del patrimonio montano, boschivo e dei bacini idrici.
Il sindacato promuove con energia e convinzione questo percorso, sostenendo una riforma che riunisca in uno sguardo d’insieme capacità di programmazione e di pianificazione, certezza e qualità degli investimenti. La strada è quella di un comparto ambientale che colga le immense potenzialità inespresse in termini di produttività, prevenzione, protezione e manutenzione dei territori, sviluppo e rilancio occupazionale.
Il decreto legislativo di riordino del settore e la nascente Direzione nazionale forestale interna al Ministero possono davvero segnare una svolta, a patto però di mettere al centro il vero motore del cambiamento, che è il lavoro di qualità, ben tutelato, dignitoso, professionalizzato e retribuito. Primo passo da compiere è individuare una nuova controparte pubblica che permetta la ripartenza dei negoziati per il Ccnl, strumento indispensabile per dare vigore e linfa al protagonismo regionale e territoriale attraverso la contrattazione decentrata e restituire ai nostri lavoratori un diritto alla contrattazione vergognosamente negato da cinque anni.
Apprezziamo per questo l’impegno assunto dal viceministro di riconvocare i sindacati di categoria entro un mese, di sensibilizzare gli assessori regionali competenti e di coinvolgere in questa difficile vertenza anche il ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa.

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