Flai e Fiom insieme a Bologna contro sfruttamento e caporalato

Un toccante film documentario sui temi del caporalato e dell’immigrazione è stata l’occasione per riunire le assemblee di Fiom e Flai alla Cineteca di Bologna. Il docufilm ‘One day one day’ di Olmo Parenti, Marco Zannoni, Matteo Keffer e Giacomo Ostini è girato fra i migranti impiegati in nero nelle campagne intorno a Borgo Mezzanone nel foggiano. “Anche io sono stato uno di loro – ricorda Jean René Bilongo, presidente dell’Osservatorio Placido Rizzotto e responsabile delle politiche migratorie per la Flai nazionale. Commosso, Bilongo chiede un minuto di silenzio nel ricordo di Tomas, uno dei protagonisti della pellicola, investito e ucciso da un pirata della strada nello scorso agosto mentre stava andando a lavorare. I delegati metalmeccanici e agroindustriali affollano la sala di piazzetta Pier Paolo Pasolini e si alzano in piedi, Olmo Parenti ha gli occhi lucidi, perché fra il regista e Tomas era nata un’amicizia. “Partimmo per la Puglia con l’idea di fermarci una settimana -ricorda Parenti – ci siamo rimasti un anno”. “Le assurde leggi di questo paese – denuncia Bilongo – dalla Bossi-Fini ai decreti sicurezza, costringono questi lavoratori a vivere in condizioni drammatiche, da emarginati. Eppure sono uomini, in molti casi in Italia da anni, che contribuiscono alla nostra economia. Ma sono ‘invisibili’”. Marco Ramponi, segretario Flai Cgil Bologna, osserva come il caporalato sia un fenomeno ben radicato in ogni regione italiana, compresa l’Emilia Romagna. Non solo in agricoltura, ma anche ad esempio nelle imprese multiservizi. Interviene Anna Maria Margutti, responsabile del centro lavoratori stranieri della Cgil Bologna, per sottolineare come la legge Bossi-Fini sia stata la principale responsabile dello sfruttamento degli immigrati. A coordinare l’incontro Michele Bulgarelli, segretario Fiom Cgil Bologna. “I lavoratori delle aziende metalmeccaniche – rivela – sarebbero ben disponibili a pagare qualche euro in più nelle mense aziendali per avere un pasto certificato”. Ezio Redeghieri, Coop Alleanza 3.0, racconta il progetto legato ai pomodori pelati con l’etichetta ‘Riaccolto, la terra della libertà’ dell’associazione Ghetto Out-Casa Sankara, prodotto solidale fortemente supportato da Legacoop Puglia. Giovanni Mininni, segretario generale della Flai Cgil, tira le fila della discussione. “Noi stiamo difendendo queste lavoratrici e questi lavoratori, ma ancora c’è molto da fare. Noi andremo avanti, qualsiasi governo uscirà dalle elezioni politiche di domenica prossima”. Mininni dà appuntamento alla manifestazione indetta l’8 ottobre a Roma dalla Cgil: “Dovrà essere molto partecipata. Bisogna ribadire che il lavoro ha bisogno di risposte immediate, di interventi forti e strutturali, per la tutela del potere di acquisto, come si diceva una volta, e per la dignità stessa di chi per vivere deve lavorare”.

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