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Flai Cgil e Regione Toscana: “Finalmente sub in acquacoltura”

Flai Cgil e Regione Toscana: “Finalmente sub in acquacoltura”

Fino a due settimane fa non esisteva la figura professionale del sub in acquacoltura. L’Ots addetto in acquacoltura, l’operatore tecnico subacqueo, risponde a necessità oggettive che sono quella della sicurezza e della corretta formazione, una tutela che i lavoratori non avevano. Un successo arrivato dopo quattro anni di lavoro, grazie alla sinergia di Flai nazionale, Flai Livorno, Cgil regionale Toscana e Regione. Antonio Pucillo, capo dipartimento pesca Flai nazionale, e Davide Fiatti della segreteria nazionale della Flai, sono molto soddisfatti, anche della proficua collaborazione fra soggetti diversi. “Siamo riusciti a dare una risposta concreta a una richiesta partita dal basso, un problema risolto con la creazione di una nuova figura professionale, con una sua collocazione nel contratto collettivo di lavoro che risponde alle esigenze di un corretto inquadramento”. E’ stata modificata la normativa nazionale che prevedeva Ots, ma non in acquacoltura. Un successo ottenuto grazie a una proficua collaborazione, che ha coinvolto anche la politica. E’ stato l’onorevole dei Cinque stelle Giuseppe L’Abbate a proporre una riformulazione con decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per inserire “l’istituzione della categoria dei sommozzatori che operano in impianti di acquacoltura e disciplinarne l’ambito di attività”. “Auspichiamo – concludono Fiatti e Pucillo – che al più presto il sub in acquacoltura come in Toscana diventi un riferimento per tutto il paese, ci attiveremo per far sì che questa figura professionale entri nell’atlante del lavoro per dare una copertura a tutti i sub che fanno attività nel paese”.       

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