Fano, pescatore cade in mare e muore, Flai: “Serve più sicurezza”

Pucillo: “Abbracciamo la famiglia di Ali Moncer, ennesima vittima del lavoro insicuro”

Ancora morti sul lavoro, questa volta in mare. “Ali Moncer aveva 51 anni, era di origini tunisine, è caduto in acqua a largo di Fano mentre stava lavorando su un peschereccio – dichiara il capo dipartimento pesca della Flai Cgil, Antonio Pucillo – Vani sono stati i tentativi di salvarlo. Il resto dell’equipaggio ha tentato in tutti i modi di aiutarlo, nel rispetto di quella antica legge marinara non scritta che dice ‘in mare non si lascia solo nessuno’, figuriamoci quando si parla di compagni di lavoro”. “Da anni denunciamo la mancata applicazione del testo unico sulla sicurezza sul lavoro 81/08 nel settore, che invece si affida a norme ormai obsolete e che mal  rispondono all’evoluzione tecnologica e performante delle imbarcazioni attuali – denuncia Pucillo – C’è bisogno di formazione sulla sicurezza in un mestiere tra i più pericolosi e faticosi al mondo. Lo ripetiamo e scriviamo in continuazione. Ma ora è il momento del cordoglio e delle condoglianze per la famiglia di Ali Moncer, alla quale ci stringiamo in un forte abbraccio sperando che l’ennesima morte sul lavoro sia da spinta per un impegno comune nella tutela di tutto il mondo del lavoro”.

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