Consorzi di bonifica, ancora senza stipendio si torna sui tetti

I dipendenti dei Consorzi di Bonifica di Mormano, Trebisacce e Scalea sono tornati a protestare sui tetti. Spettanze non corrisposte, c’è chi non prende lo stipendio da più di un anno, nonostante i ripetuti tentativi di mediazione. I sindacati Flai Cgil, Libi Uil e Fai Cisl, con una lettera indirizzata ai consorzi di bonifica dei bacini settentrionali del cosentino, dello Jonio, del Tirreno, e per conososcenza al Prefetto di Cosenza, all’assessore regionale alle politiche agricole, Gianluca Gallo, e al presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, denunciano lo «stato di particolare drammaticità in cui versa la totalità delle lavoratrici e dei lavoratori dei consorzi di bonifica, determinata dalla mancata erogazione di salari e stipendi di numero mensilità arretrate». Un’emergenza sociale, che coinvolge l’intero comparto agricolo di una delle aree più rappresentative per la produttività della Calabria. Gli addetti dei Consorzi, operai ed impiegati, oggi scioperano, dall’alba al tramonto, per avere garanzie sul reddito e il loro futuro lavorativo. Solo poche settimane fa, per lo stesso motivo, era stata occupata la sede di Cammarata.

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