Carni. Flai Cgil, nel settore troppa illegalità. Più controlli e non repressione verso i lavoratori

“La Flai Cgil, a tutti i livelli, ha denunciato da tempo una questione legalità nel settore della macellazione delle carni; settore in cui un intricato sistema di appalti e sub appalti ha generato una giungla fatta di contratti non applicati, false cooperative, orari di lavoro arbitrari, condizioni di vero e proprio sfruttamento e ricatto. È necessario un richiamo anche alla responsabilità sociale d’impresa delle aziende committenti, alle quali non può sfuggire il danno che crea tale stortura del sistema, che di fatto danneggia anche quelle realtà che stanno sul mercato rispettando regole e contratti”. Lo scrive in una nota la Flai Cgil nazionale.

“Alle nostre denunce, alle denunce dei lavoratori si risponde con intimidazioni, licenziamenti, ed ultimo in ordine di tempo, con qualche manganellata a chi protesta per condizioni di lavoro più degne, come nel caso della vertenza Alcar Uno di Castelnuovo Rangone. Castelfrigo, Castelnuovo Rangone sono la punta di un iceberg di una situazione fatta di illegalità diffusa e diritti calpestati nel comparto delle carni. Una situazione alla quale le stesse istituzioni dovrebbero rispondere con controlli adeguati e non con cariche di polizia verso i lavoratori. Una situazione che non ci stancheremo mai di denunciare e contrastare in ogni sede”.

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