Bu Castelli – Alival, Lactalis conferma chiusure. Il 27 giugno stato di agitazione e sciopero

Si è riunito, oggi a Roma, presso la sede della Conferenza delle Regioni, il tavolo unico per la vertenza BuCastelli – Alival, reso possibile dal forte impegno istituzionale delle Regioni Toscana e Calabria che hanno convocato tutte le parti, in seguito all’inaccettabile indisponibilità del Mise ad aprire un tavolo di crisi presso lo stesso Ministero.

Fai, Flai e Uila hanno manifestato, anche in questa sede, la necessità di responsabilizzare le istituzioni nazionali, congiuntamente a quelle territoriali, per mettere in atto tutti gli strumenti utili a gestire le crisi aziendali e scongiurare così la chiusura degli stabilimenti di Ponte Buggianese, Reggio Calabria e gli esuberi a Santa Rita.

Durante il confronto con il management di Lactalis, proprietaria del gruppo Castelli,  sono emerse le incolmabili distanze tra le Parti. Fai Flai e Uila hanno ribadito la forte contrarietà ad un piano industriale pesante dal punto di vista sociale, chiedendo il congelamento delle decisioni assunte per giungere a soluzioni garanti della continuità produttiva ed occupazionale.

Le Assessore al Lavoro della Toscana e della Calabria, condividendo le preoccupazioni espresse dal Sindacato, hanno invitato più volte l’azienda ad un ripensamento, ma Lactalis, seppur disponibile ad un confronto più dettagliato dell’intero piano industriale della Castelli, ha riconfermato la scelta di interrompere definitivamente le produzioni nei siti interessati.

Pertanto, le segreterie nazionali di Fai Flai Uila, in vista del prossimo incontro, proclamano lo stato di agitazione con assemblee e due ore di sciopero nella giornata di lunedì 27 giugno per tutti i lavoratori del gruppo Castelli. Ulteriori iniziative saranno condivise nel corso del prossimo Coordinamento.

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