Allevatori. Flai Cgil, sospendere licenziamenti Ara Sicilia

La Flai Cgil, in merito alla comunicazione di licenziamento collettivo di 65 dipendenti dell’ARAS (Associazione Regionale Allevatori Sicilia), nell’esprimere la propria contrarietà per quanto sta accedendo in Sicilia, chiede l’intervento di AIA per sospendere i licenziamenti e costruire un percorso condiviso per la gestione dell’emergenza.

La decisione unilaterale del commissario dell’ARAS è profondamente sbagliata nel merito e nel metodo.
Le difficoltà dell’Aras possono trovare soluzioni solo con il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori per una profonda analisi dello stato dell’Associazione, avviando un percorso di riorganizzazione che non produca “macelleria sociale”, che oltretutto non risolverebbe i ben più complessi problemi che coinvolgono il sistema degli allevatori.

Infine, ci rivolgiamo alla Regione Siciliana, chiedendogli di rendersi disponibile per la costruzione di questo percorso e per individuare tutte quelle misure necessarie alla gestione ed al rilancio delle associazioni nella Regione; al MIPAAF chiediamo un’attenzione ed un intervento per il rilancio dell’intero settore su tutto il territorio nazionale.

Articoli correlati

Cargill, Fai, Flai e Uila: rinnovato integrativo 2023-2026

Le Segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, unitamente al coordinamento nazionale delle Rsu, hanno sottoscritto con Cargill, assistita da Assolombarda,...

Incidenti sul lavoro, un morto e un ferito in un’azienda vinicola del trevigiano, Guaraldi, Flai Cgil: “Basta! Serve una sterzata sulle condizioni di lavoro...

“Ancora morti sul lavoro, ancora infortuni gravissimi e, ancora una volta, per lavori di pulizia dei silos in preparazione della stagione vitivinicola. Basta!”, dichiara...

Nuovi paradigmi per l’agricoltura sostenibile e il futuro del cibo alla Conferenza di Eastbourne

Coinu, Flai Cgil: “La produzione alimentare primaria è un bene collettivo che non può prevedere l’incondizionato sfruttamento della terra e dell’acqua, la bomba ambientale...