Agricoltura, alla vigilia del voto europeo si ‘semplifica’ la Pac con i datoriali senza consultare i sindacati

Coinu, Flai Cgil: “Gravissime le responsabilità del Commissario Wojciechowski rispetto al tentativo di affossamento del Green Deal”

In queste ore Janusz Wojciechowski, Commissario Europeo all’Agricoltura, celebra sui propri social istituzionali e sui mezzi stampa più filo-governativi, la presenza delle rappresentanze datoriali all’Agrifish, il consesso governativo dei ministeri dell’agricoltura europea. Ci informa dunque che le componenti datoriali sono invitate nelle aule decisionali e lo fa vantandosi per altro di aver trovato punti d’incontro sull’importanza di de-regolamentare alcuni processi definiti ‘fardelli’.

“Posto che troviamo particolarmente controintuitivo definire ‘fardelli’ dei processi amministrativi che la sua stessa amministrazione ha precedentemente avallato nell’utilità – dichiara Andrea Coinu, responsabile politiche internazionali Flai Cgil – ci chiediamo come mai non ci sia questa sensibilità e attenzione nei confronti dei temi del lavoro, mentre costantemente lo vediamo impegnato, a ritmi serrati, ad avallare le richieste datoriali”.

“Nei suoi 5 anni di mandato è sempre stato riluttante ad incontrare i sindacati, con le parti datoriali invece ha particolare facilità ad intavolare anche incontri informali – aggiunge Coinu – Riteniamo siano gravissime le responsabilità del Commissario Wojciechowski rispetto al tentativo di affossamento del Green Deal nella componente agricola, una delle più importanti di tutto il progetto di un Europa del futuro ambientalmente e socialmente sostenibile”.

Per il responsabile politiche internazionali della Flai “l’incontro di oggi ne è la dimostrazione: è già di per se gravissimo avviare una mini-riforma della PAC a colpi di provvedimenti diretti senza coinvolgere i sindacati e vorremmo denunciare quanto questo diventi assurdo se viene fatto a poche settimane dalle elezioni europee. Non si tratta di escludere i sindacati, non si tratta neppure di ascoltare le voci di protesta dei tanti agricoltori scesi in piazza negli ultimi mesi, si tratta di cambiare regole rispetto ai propri interessi e di giustificarle in seno ad un’emergenza inesistente”.

“Attendiamo dunque – conclude Coinu – che il Commissario ci convochi al più presto per confrontarci, gli confermeremo anche noi la necessità di aggiornare le norme sull’agricoltura europea cancellando i numerosi ‘fardelli’ che impediscono a tante lavoratrici e tanti lavoratori del settore di vedere rispettati i propri diritti”.

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