6 e 7 dicembre a Roma seminario finale del progetto Di.Agr.A.M.M.I. di Legalità al centro-nord

In 30 mesi di attività di contrasto al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori migranti in agricoltura, ha aiutato oltre 20mila persone

Si terrà il 6 e 7 dicembre 2022 nel Centro Congressi Roma Eventi Piazza di Spagna (via Alibert, 5A – Roma) il seminario finale interregionale del progetto Di.Agr.A.M.M.I. di Legalità al centro-nord.

Di.Agr.A.M.M.I. di Legalità al centro-nord (Diritti in Agricoltura attraverso Approcci Multistakeholder e Multidisciplinari per l’Integrazione e il Lavoro giusto) è un progetto approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche d’Integrazione nell’ambito dell’Avviso 1/2019 ed è stato finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo Specifico 2.Integrazione / Migrazione legale – Obiettivo nazionale ON 2 – Integrazione.

L’ampia partnership, guidata dal Consorzio Nova (capofila), ha coinvolto ben 17 soggetti: Flai Cgil, Adir – L’Altro Diritto, AGCI Associazione Generale Cooperative Italiane, Borgorete Cooperativa Sociale, Carretera Central Onlus, Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione Onlus, Il Villaggio Globale Cooperativa Sociale, INCA CGIL, Fondazione Metes, OIM Organizzazione Internazionale per le migrazioni, On The Road Società Cooperativa Sociale, Oxfam, Cooperativa Sociale Parsec, Porto Alegre Cooperativa Sociale, Associazione TERRA! e UniRAma.

Partito ad agosto 2020, Diagrammi Nord ha realizzato numerosi interventi di integrazione socio- lavorativa finalizzati alla prevenzione e al contrasto dello sfruttamento lavorativo e del caporalato in agricoltura e ha rappresentato una proposta di dignità e di qualità portata avanti mediante il protagonismo dei soggetti istituzionali, delle parti sociali ed economiche e del Terzo settore.

In circa 30 mesi di attività ha raggiunto oltre 20mila beneficiari che vivono situazioni di grande vulnerabilità con una metodologia integrata multi-attoriale, offrendo 8mila prestazioni di accompagnamento ai servizi socio-sanitari, 1300 per l’ottenimento della protezione dallo sfruttamento lavorativo e circa 900 percorsi individualizzati finalizzati all’autonomia.

Le attività di progetto si sono svolte in otto regioni del centro-Nord Italia: Marche, Umbria, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte, e hanno compreso, fra le altre, la ricerca sul fenomeno del caporalato e dello sfruttamento; la formazione di reti interistituzionali; l’outreach e la presa in carico delle vittime; i Piani di azione Locali e i Piani di autonomia dei migranti; l’inclusione socio- lavorativa dei migranti e il coinvolgimento delle imprese agricole di qualità; interventi sull’abitare a sul trasporto dei braccianti agricoli stranieri.

Il seminario finale consentirà di raccontare strategie e risultati del progetto in termini quantitativi e qualitativi, nonché di fare tesoro delle lezioni apprese per sviluppare nuove strategie a contrasto del caporalato e del grave sfruttamento lavorativo dei migranti.

Articoli correlati

Pesca, una ricerca della Flai per tenere insieme ambiente e occupazione

Sostenibilità energetica, sociale ed economica per guardare al futuro  Salvare il pianeta, il mare, il lavoro. Sono queste le tre priorità alla base della nuova...

Dl flussi, Flai Cgil: “Uno specchietto per le allodole, con un approccio sbagliato, securitario e non inclusivo”

“Le misure varate dal Consiglio dei ministri sul caporalato, messe in relazione con il meccanismo dei flussi, rischiano di essere uno specchietto per le...

Servizio civile: Cgil e Flai, no a introduzione in agricoltura, Stato deve combattere lo sfruttamento, non incentivarlo

“Lo Stato deve combattere lo sfruttamento, non incentivarlo. Il lavoro agricolo deve essere riconosciuto e valorizzato, non ridotto a un’esperienza di servizio civile che...