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Ue, il Cnel approva documento su Pac post 2027. Guaraldi: Rilievi interessanti a favore del lavoro agricolo, l’Unione rafforzi la condizionalità sociale

Ue, il Cnel approva documento su Pac post 2027. Guaraldi: Rilievi interessanti a favore del lavoro agricolo, l’Unione rafforzi la condizionalità sociale

«Lo stravolgimento dello schema attuale della Politica agricola comune, con l’istituzione di un Fondo unico europeo destinatoza una molteplicità di necessità economiche e sociali, e la spinta alla nazionalizzazione delle linee di intervento rischiano di alimentare dumping tra i Paesi Ue e mette a rischio la natura stessa della Pac per un cibo sano e il rispetto dell’ambiente. Oggi a dirlo è anche il Cnel, in un documento che sottolinea alcune criticità della revisione della Pac e introduce alcuni interessanti rilievi a favore del mondo del lavoro agricolo».

Lo dichiara la segretaria nazionale della Flai Cgil Silvia Guaraldi, commentando il documento di “Osservazioni e proposte” approvato oggi dall’Assemblea del Cnel che si esprime sull’atto con cui la Commissione Ue lo scorso luglio avanzava priorità e orientamento strategico della Politica agricola comune post 2027.

«Nel testo del Cnel – prosegue Guaraldi – si esprime forte preoccupazione e contrarietà sul taglio di oltre il 20% delle risorse a favore del riarmo. Il documento sottolinea inoltre il valore inestimabile di avere in ambito agricolo un lavoro dignitoso, ben retribuito e regolare».

«Accogliamo con favore la proposta del Cnel, in linea con le nostre richieste nella discussione europea, di rafforzare la condizionalità sociale – dice ancora la segretaria nazionale Flai – indicando che questa sia applicata a ogni ambito di erogazione pubblica a prescindere dalle dimensioni aziendali e che possa essere potenziata introducendo indicatori ex ante in termini di quantità di lavoro necessaria per le varie produzioni, di rispetto delle clausole sociali e contrattuali in materia di lavoro, indicatori da affiancare alle sanzioni introdotte con la scorsa Pac».

«Importante – chiosa Guaraldi – anche l’attenzione che il Cnel suggerisce rispetto alla previsione di esclusione dalle risorse per le aziende i cui titolari siano pensionati. Una scelta che, se non accompagnata da una reale ed efficace politica di ricambio generazionale, rischia di compromettere la tenuta del sistema agricolo e forestale soprattutto nelle aree interne rurali».

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