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Insieme per studiare e combattere lo sfruttamento nell’agricoltura italiana e svizzera: siglata l’intesa tra Osservatorio Placido Rizzotto ed Ecap

Insieme per studiare e combattere lo sfruttamento nell’agricoltura italiana e svizzera: siglata l’intesa tra Osservatorio Placido Rizzotto ed Ecap

Nasce a Zurigo un’alleanza strategica per realizzare progetti di ricerca e formazione nell’agricoltura italiana e svizzera. La Fondazione Osservatorio Placido Rizzotto, istituita ad iniziativa della Flai Cgil e specializzata nel monitoraggio degli intrecci tra filiera agroalimentare, lavoro irregolare e criminalità organizzata, e Fondazione Ecap, che da 55 anni promuove formazione, integrazione e pari opportunità per migranti e lavoratori vulnerabili in Svizzera, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che dà il via a una collaborazione strutturata.

Il protocollo di intesa tra Fondazione Osservatorio Placido Rizzotto ed Ecap impegna le parti su tre linee fondamentali: analisi e studio delle condizioni di lavoro e dei sistemi produttivi nel settore primario in Svizzera, definizione e condivisione di materiali per la formazione e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, partecipazione e promozione di progetti internazionali aventi come scopo la tutela del lavoro nel settore primario.

Con la firma dell’intesa, l’Osservatorio Placido Rizzotto potrà estendere la propria azione anche al contesto svizzero, integrando le proprie ricerche e monitoraggi con il know-how di Ecap in materia di formazione e integrazione dei migranti. Al tempo stesso, Ecap potrà beneficiare dell’esperienza della Fondazione nell’analisi dei fenomeni di lavoro irregolare, caporalato e agromafie, rafforzando la dimensione sindacale, di legalità e di tutela dei diritti nel contesto agricolo.

Sul piano operativo si prevedono: ricerche congiunte per analizzare le condizioni di impiego nelle filiere agricole italiane e svizzere; la produzione di materiali formativi (in più lingue) rivolti ai lavoratori migranti, con particolare attenzione alla realtà delle campagne, alla stagionalità, alle intermediazioni illecite; l’organizzazione di corsi, seminari e iniziative di sensibilizzazione per operatori sindacali, enti di formazione, associazioni dei lavoratori e imprese agricole; la promozione di progetti europei e transnazionali, con l’obiettivo di costruire un osservatorio comune che colleghi le due sponde e generi dati comparabili e modelli di intervento replicabili.

«Siamo orgogliosi di questa nuova collaborazione», dichiara Jean René Bilongo, presidente della Fondazione Osservatorio Placido Rizzotto, «grazie alla quale la nostra opera di monitoraggio delle condizioni di impiego delle lavoratrici e dei lavoratori agricoli e di denuncia dei fenomeni di sfruttamento e caporalato si estende anche alla realtà svizzera e si arricchisce del bagaglio di competenze di Ecap».

Compito primario dell’Osservatorio Placido Rizzotto è studiare e monitorare le incrostazioni che inficiano il lavoro nella filiera agroalimentare, con particolare attenzione ai fenomeni dello sfruttamento, del caporalato e delle infiltrazioni criminali nell’economia del lavoro agricolo nei comparti affini. Il lavoro dell’Osservatorio Placido Rizzotto si sostanzia in pubblicazioni, a partire dal biennale “Rapporto agromafie e caporalato”, al quale si affianca la collana di Quaderni monotematici che forniscono analisi rigorose e multidisciplinari sullo stato delle campagne, sulle condizioni di vita e di lavoro, sulla discriminazione di genere e sull’illegalità nelle filiere.

Dal canto suo, l’Ecap opera allo scopo di offrire opportunità formative e di inserimento ai migranti e ai lavoratori in condizioni di vulnerabilità. La sua struttura, capillare sul territorio elvetico e con un’offerta ampia (corsi di lingua, formazione professionale, formazione dei formatori, informatica, esami e certificati) la rende un partner ideale per intervenire sui temi dell’integrazione, della formazione e della tutela dei lavoratori migranti nel settore agricolo.

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