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A Rimini l’iniziativa sulla bilateralità nella pesca, per divulgarne tutte le opportunità

A Rimini l’iniziativa sulla bilateralità nella pesca, per divulgarne tutte le opportunità

L’incontro con i lavoratori del settore si è tenuto lo scorso sabato mattina presso la marineria di Rimini. Presenti il capo dipartimento Pesca Flai Antonio Pucillo e Massimo Pagano del dipartimento Enti bilaterali e previdenza Flai

Un incontro per proseguire il percorso di divulgazione e conoscenza della bilateralità della pesca. Si è tenuto lo scorso sabato mattina presso la marineria di Rimini. Presenti il capo dipartimento Pesca Flai Antonio Pucillo e Massimo Pagano capo dipartimento Enti bilaterali e previdenza Flai. Durante l’iniziativa sono state illustrate le peculiarità del Fondo di assistenza integrativa sanitaria per i marittimi (Fis Pesca) e Ente bilaterale nazionale per la pesca marittima (Ebi Pesca), in un settore in profonda crisi ormai da qualche anno.

Un’assemblea unitaria – organizzata dalla Flai insieme a Fai Cisl, Uila Pesca e Federpesca – che segue quelle già realizzate nelle marinerie di Chioggia, Civitavecchia e Bisceglie, mentre altre seguiranno il prossimo anno.

Portare a conoscenza dei pescatori queste opportunità è fondamentale. Parliamo di un settore in cui il fisico viene messo a dura prova per le condizioni meteo, o per le sollecitazioni procurate alle articolazioni stimolate in modo innaturale, lavorando su una superficie instabile per tutta la giornata lavorativa.

L’intervento della bilateralità può fare la differenza nel caso in cui ci sia la necessità di cure, data la scarsa redditività del settore. Le restrizioni all’attività di pesca degli ultimi dieci, quindici anni stanno mettendo in ginocchio il settore e ormai molti armatori pensano più al disarmo dell’imbarcazione che alla continuità lavorativa.

«Il lavoro diventa sempre più faticoso e noi sempre più anziani – spiega un pescatore presente all’incontro -. Qui a Rimini ci sono tre, quattro ragazzi, per il resto abbiamo tra i cinquanta e i settant’anni anni. Manca la manodopera e sicuramente la condizione economica incide molto come molto preoccupa il futuro di questo lavoro stretto tra regolamenti e restrizioni. Siamo molto preoccupati e speriamo di riuscire ad arrivare alla pensione».

Chi lavora in mare affronta, ogni giorno, condizioni spesso estreme, con un forte impatto sulla salute fisica e mentale. In questo contesto, la salute non può essere un’opzione, ma una priorità assoluta. La bilateralità del settore pesca mette a disposizione non solo rimborsi sanitari, assistenza medica e integrazione malattia, ma fornisce un sistema di welfare integrato che garantisce prevenzione, sicurezza e dignità.

Massimo Pagano e Antonio Pucillo

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