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“Fermiamo il genocidio a Gaza”, il 19 settembre la Flai proclama quattro ore di sciopero nell’ambito della mobilitazione generale della Cgil

“Fermiamo il genocidio a Gaza”, il 19 settembre la Flai proclama quattro ore di sciopero nell’ambito della mobilitazione generale della Cgil

La Flai Cgil proclama per il 19 settembre quattro ore di sciopero (l’ultima metà del turno di lavoro) in tutte le aziende dell’agroindustria, nell’ambito della mobilitazione generale indetta dalla Cgil per fermare il genocidio in corso nella Striscia di Gaza nel giorno in cui i tank invadono Gaza City.

Per consentire la partecipazione attiva delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori che non potranno partecipare allo sciopero per effetto della legge 146/90, come ad esempio gli addetti ai consorzi di bonifica, saranno organizzate assemblee sindacali sui temi della mobilitazione.

Con questo sciopero, che è una prima risposta del mondo del lavoro, vogliamo ribadire la necessità di: fermare immediatamente ogni intervento militare nella Striscia, garantire corridoi umanitari, mettere in sicurezza la popolazione civile, sostenere e garantire la sicurezza di tutte le missioni umanitarie in corso, compresa la Global Sumud Flotilla, come priorità immediate. Chiediamo inoltre che venga sospeso ogni accordo di cooperazione commerciale e militare con Israele finché non si ferma il massacro a Gaza e l’occupazione della Cisgiordania.

È necessario poi mettere in campo azioni concrete per rimuovere l’embargo umanitario e riconoscere lo Stato di Palestina. Gli esecutivi e le istituzioni internazionali, a partire dal governo italiano, si adoperino immediatamente per fermare ciò che sta accadendo, fino ad arrivare alla convocazione di una conferenza di Pace sotto l’egida dell’Onu.

La mobilitazione della categoria si aggiunge alle numerose iniziative che la Flai Cgil sta portando avanti dall’inizio delle ostilità israeliane a Gaza per offrire solidarietà e sostegno concreti alla popolazione palestinese. Dai progetti realizzati insieme all’ong Un Ponte Per, grazie ai quali abbiamo fornito e installato teli per proteggere dalle intemperie circa 200 famiglie che abitano nei campi informali della Striscia e distribuito nuove reti da pesca a circa 240 pescatori i cui mezzi di produzione erano stati distrutti, alla mobilitazione unitaria “Pane per Gaza” sostenuta anche da Fai Cisl e Uila Uil con cui raccoglieremo fondi per i progetti di Emergency, Save the Children e Patriarcato di Gerusalemme.

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