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Casertano, stroncato da un malore mentre lavorava nei campi senza contratto, la Procura indaga. Flai: Istituzioni fermino questa mattanza

Casertano, stroncato da un malore mentre lavorava nei campi senza contratto, la Procura indaga. Flai: Istituzioni fermino questa mattanza

Aperto un fascicolo per omicidio colposo, sono quattro le persone iscritte nel registro degli indagati. I fatti risalgono a lunedì 16 giugno. Il lavoratore agricolo di origini moldave aveva 31 anni

Stava lavorando in un campo di tabacco a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, quando ha accusato i primi sintomi di un malore. Pavel Storceac, 31 anni, lavoratore di origine moldava, è stato accompagnato al pronto soccorso del paese, per poi essere trasportato d’urgenza all’ospedale di Caserta, dove però è morto a causa di un arresto cardiaco. I fatti risalgono a lunedì 16 giugno. A fare luce sul caso, la procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il giovane avrebbe avuto il malore intorno alle 10.30, probabilmente causato dal caldo. Il lavoratore sarebbe stato privo di regolare contratto.

«Questa morte avviene in un contesto ancora troppo fragile, quello dell’agricoltura, che ogni giorno vede i propri lavoratori in condizioni già gravose per il tipo di attività usurante, venire a contatto con fenomeni sia ambientali che sociali, come lo sfruttamento e il caporalato. Tale contesto impedisce loro una giusta tutela” dichiarano in una nota Igor Prata, segretario generale Flai Cgil Campania e Napoli, e Tammaro Della Corte, segretario generale Flai Cgil Caserta.

Si è trattato della seconda vittima nel settore, in Campania, a distanza di poche ore da quanto accaduto a Massa Lubrense.

«Si tratta di morti nei campi, sul lavoro, ancora una volta. Bisogna che le istituzioni tutte si assumano la responsabilità di fermare questa mattanza. La sicurezza sul lavoro parte dai piccoli accorgimenti che potrebbero però salvare centinaia di lavoratori, a partire dalla loro formazione», aggiungono i due segretari, che poi denunciano: «C’è una totale assenza di controlli che permette alla logica del profitto di vincere sulla pelle delle persone. Non ultimi appalti e subappalti usati indiscriminatamente. Perciò, la nostra lotta in tal senso non si fermerà di certo».

«Data la fragilità del settore – concludono Prata e Della Corte – come ogni anno, nei giorni precedenti alla vicenda, bene abbiamo fatto a spingere per avere l’ordinanza per la sospensione dei lavori durante il caldo, soprattutto nelle ore di punta. La Giunta regionale in questi giorni ha dato seguito alla richiesta, emanando un’ordinanza per la tutela dei lavoratori agricoli ed edili, come già accaduto negli anni precedenti, per tutto il periodo estivo. Intanto abbiamo già calendarizzato in Provincia di Caserta, così come in tutta la regione Campania, il nostro sindacato di strada per essere presenti quanto più possibile vicino alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’agroalimentare».

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