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Impiegati e quadri ortofrutta trentino, aumenti del 9+2%

Il contratto collettivo interessa Melinda, Sft, La Trentina, Sant’Orsola, CIO e Apot. Nell’accordo, più flessibilità ai lavoratori con figli

Dopo la firma sul contratto degli operai del settore ortofrutta trentino, ora è la volta degli impiegati e quadri. Lo comunicano le segretarie di Flai Cgil del Trentino Elisa Cattani e di Fai Cisl Katia Negri assieme a Claudio Paitowsky di Confederdia.

In estrema sintesi, nel nuovo contratto lavoratrici e lavoratori ottengono il 9% di aumento sui minimi tabellari per il triennio 2024-2026. “Dato significativo – spiegano i sindacalisti – in quanto superiore all’Ipca programmata per il triennio (indice dei prezzi al netto del costo dei beni energetici)”. Un ulteriore 2% si aggiunge alla parte variabile e andrà quindi normato in accordi di secondo livello, da sottoscrivere con le singole Organizzazioni di produttori (Melinda, Sft, La Trentina, Sant’Orsola, CIO e Apot). Trovato l’accordo anche in termini di miglioramenti sulla flessibilità dell’orario di lavoro, con particolare attenzione ai genitori con figli fino ai 12 anni, che potranno entrare fino alle ore 9 del mattino. Infine, + 0,5% di contribuzione sulla previdenza complementare a carico – in forma paritetica – di datore di lavoro e lavoratore.

Spiegano ancora i sindacati: “Siamo particolarmente soddisfatti anche perché, per la prima volta nella storia di questo contratto, si è arrivati a siglare il rinnovo a pochissimi mesi dalla scadenza del precedente. L’andamento del settore, sia per quantità che per qualità del prodotto, testimonia l’importanza del comparto ortofrutticolo nel panorama dell’economia provinciale, cui lavoratrici e lavoratori hanno contribuito e contribuiscono in modo determinante. L’attuale rinnovo contrattuale doveva pertanto intercettare e redistribuire il valore aggiunto creato, anche attraverso rinnovate politiche settoriali e relazioni sindacali”.

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