STOP GENOCIDIO

Avi.Coop, presidio davanti alla prefettura di Siena

La mobilitazione va avanti, per difendere il lavoro dei 200 dipendenti dello stabilimento di Monteriggioni che chiedono chiarezza sul loro futuro

I lavoratori dello stabilimento Amadori Avi.Coop a Monteriggioni vogliono chiarezza. Ormai da due mesi lavorano solo alcuni giorni a settimana, e la proprietà non sta dando certezze per il futuro dell’azienda. Per questo motivo Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato un presidio davanti alla prefettura di Siena, in piazza Duomo. “Chiediamo chiarezza e un piano industriale – si legge nel volantino delle sigle sindacali Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil – facciamo un appello alla cittadinanza e alle istituzioni per partecipare al presidio ed esprimere solidarietà ai duecento lavoratori”.  “Chiediamo risposte da parte dell’azienda – aggiunge Antonella Campione, Flai Cgil Siena – C’è un muro di silenzio, non sappiamo quale sarà il futuro dello stabilimento di Monteriggioni”. Sono 208 i lavoratori che vedono a rischio il loro futuro: Avi.Copp non comunica un piano industriale che dia garanzie, e non dà neppure una prospettiva alla continuità di sito che non sia più lunga della prossima settimana. I lavoratori stanno lavorando poco e gli stipendi inizieranno a essere più bassi, parecchie famiglie saranno in difficoltà. La situazione è grave. Flai, Fai e Uila non hanno alcuna intenzione di fermare la mobilitazione. Il gruppo Amadori è da anni una realtà industriale che riveste un ruolo da leader nel campo agroalimentare. Parlano chiaro le cifre relative al fatturato: oltre 1,7 miliardi di euro. Sul territorio nazionale conta sei stabilimenti di trasformazione alimentare, tre piattaforme logistiche primarie e sedici centri di distribuzione fra filiali e agenzie, e circa 9mila addetti complessivi. In questo scenario si inserisce la difficile situazione dei dipendenti di Monteriggioni, che dal mese di marzo avevano iniziato a svolgere solo due-tre giorni di lavoro a settimana. Tutto a causa, a detta dell’azienda, di una domanda di tacchini che nell’ultimo periodo avrebbe conosciuto una flessione. 

Presenti al presidio in piazza Duomo per solidarizzare con i lavoratori anche alcune personalità istituzionali come il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli, la vicepresidente della provincia Agnese Carletti, la consigliera regionale Anna Paris e l’assessore alle politiche sociali del Comune di Monteriggioni Diana Nisi. In Regione l’incontro con l’Azienda convocato dall’unità di crisi per cercare una soluzione. Duecento famiglie aspettano risposte.

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