Serve la pace e serve subito

La Flai Cgil condanna l’escalation in atto in Medio Oriente. Non possiamo stare a guardare il continuo ricorso alle armi che feriscono, uccidono e devastano, come unica opzione. “Esprimiamo la nostra preoccupazione per le notizie che arrivano dal Medio Oriente – spiega il responsabile politiche internazionali della Flai, Andrea Coinu – Condanniamo l’attacco iraniano a Israele. Attacco annunciato, che fortunatamente ha procurato danni limitati, che comunque ricorda all’umanità il rischio che stiamo correndo. Sembra non ci sia possibilità di bloccare le operazioni militari. Siamo di fronte ad un’escalation annunciata, accompagnata e anticipata da toni machisti e volgari che incitano allo scontro. Anzi lo desiderano”. La Flai è molto preoccupata della noncuranza con cui viene trattata la vita umana quando la parola passa esclusivamente alle armi, chi governa le grandi nazioni è ben lontano da una salutare, necessaria riflessione sullo stato delle cose che si è venuto a creare, anzi sembra accompagnare con soddisfazione i sempre più forti venti di guerra che annunciano nuove tragedie sul pianeta. “L’attuale ‘brutalizzazione’ della diplomazia e del ruolo delle Nazioni Unite ha a che fare con un’idea di mondo che non smetteremo mai di condannare, quello che prevede la guerra e la morte delle persone come strumento di risoluzione dei conflitti politici tra stati – sottolinea ancora Coinu – Siamo davanti a un uso della violenza che ha superato ogni limite di tolleranza, rilanciato e sostenuto da continue minacce e provocazioni. Serve cambiare completamente registro e sono necessari atti concreti. Serve liberare immediatamente Gaza dal più sanguinoso assedio della storia contemporanea. Occorre riaprire tutti i tavoli diplomatici possibili, rimettere al centro il dialogo e non alimentare lo scontro. Serve pace. E serve subito”.

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