STOP GENOCIDIO

Cosenza, la protesta dei lavoratori dei consorzi di bonifica, senza stipendio da luglio 

Hanno chiesto, supportati dai sindacati, l’intercessione con la banca affinché sblocchi anche parte delle spettanze. Sono gli effetti di anni di cattiva gestione

I lavoratori del consorzio di bonifica di Cosenza protestano davanti alla Prefettura. Con il supporto di Cgil, Cisl e Uil, insieme in piazza, hanno chiesto l’intercessione del prefetto Ciaramella perché vengano al più presto sbloccati dalla tesoreria gli stipendi. Sono fermi da luglio, cosa che inevitabilmente mette in grande difficoltà le famiglie di 55 dipendenti che non sanno letteralmente più come fare a tirare avanti.

Sono stati ricevuti dalla vicaria Correale e dal dottor Di Martino ed hanno esposto l’amara situazione. Proveranno ora ad interloquire con la Commissaria del Consorzio di Cosenza, la dottoressa Sangiovanni, e con la banca che non sblocca i pagamenti. Hanno anche comunicato che domattina ore 9:30 saranno di nuovo in piazza, proseguiranno il sit-in presso la sede della filiale della Bcc vicino le piscine di Campagnano.

“Paga sempre l’anello debole della catena – commenta Battista Nicoletti, segretario Flai Cgil di Cosenza -. Anni di cattiva gestione, hanno portato il consorzio ad avere un debito con la banca di 2,3 milioni. Tutte le risorse stanziate per i lavoratori vengono trattenute dalla tesoreria. Se la situazione non si sbloccherà, c’è il rischio che lo status quo si protragga fino a marzo. Il nuovo consorzio unico non sta nascendo con i migliori presupposti. Noi chiediamo che la Prefettura interceda con il direttore dell’istituto bancario ed autorizzi perlomeno il pagamento di parte degli stipendi”.

Sindacalisti e lavoratori hanno appreso ieri delle dimissioni rassegnate al presidente regionale Roberto Occhiuto da Borrello, nominato lo scorso agosto commissario straordinario del costituendo Consorzio unico di Bonifica.  Il suo ruolo sarebbe stato proprio quello di traghettatore per la messa in liquidazione dei consorzi territoriali e la nascita del nuovo ente. I lavoratori non ricevono lo stipendio da sei mesi, nonostante continuino imperterriti a svolgere le loro funzioni. In passato c’è stata sicuramente una mala gestione, ma anche la Regione ha delle responsabilità alle quali non si può sottrarre.

Con l’avvicinarsi del Natale, la situazione sta precipitando e le legittime rimostranze dei dipendenti del consorzio di bonifica di Cosenza non possono essere ignorate. Sotto l’albero aspettano risposte a una situazione insostenibile.

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