STOP GENOCIDIO

Ancora in piazza, ‘Adesso basta!’

Ancora una volta la Flai è in piazza, ancora in sciopero. Quinto giorno di mobilitazione per Cgil e Uil. A incrociare le braccia sono le lavoratrici e i lavoratori di Campania, Calabria, Basilicata e Puglia, i più penalizzati da una manovra economica che premia chi ha di più e punisce chi ha di meno. Il governo non sente le proteste del lavoro, non parla con i sindacati, non vede che sempre più italiane e italiani sono poveri anche lavorando, come le tre scimmiette della tradizione popolare giapponese. Negli ultimi venti anni il lavoro è stato fatto a pezzi, con un abbassamento dei salari, con l’aumento della precarietà, con le difficoltà mai risolte per l’occupazione giovanile e femminile, senza parlare dei ritardi insopportabili sul rinnovo dei contratti. Adesso basta, la parola d’ordine è la stessa, con le ragioni e le esigenze del mondo del lavoro, delle famiglie, dei giovani e dei pensionati. Generazioni unite da un disagio sociale che investe tutta la penisola e in particolare il Mezzogiorno con gli alti tassi di disoccupazione, la mancanza di investimenti e di una concreta prospettiva industriale che i ritardi sui progetti del Pnrr non aiutano affatto. Lo sciopero non è la fine, ma l’inizio della mobilitazione contro una manovra e un governo completamente sordo alle esigenze del paese. 

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