Quale verde scegli per il tuo futuro? Quello dei soldi o quello del pianeta?

I ragazzi di Friday for future sono quella strana giovane creatura che gli adulti non riescono a capire. Eppure non sarebbe difficile. Basta leggere il cartello mostrato da una giovane studentessa delle superiori: “which green do you choose?”, con accanto il disegno di una mazzetta di dollari. Che tipo di verde avete scelto? Il verde dei soldi, non certo quello della natura da salvaguardare per combattere uno stravolgimento climatico che sembra inarrestabile, provocato dall’abuso delle fonti fossili e dalle miriadi di produzioni inquinanti. Un pianeta preso metaforicamente a calci dal genere umano, come fosse un pallone che rotola sull’asfalto. E chi avrà in eredità la sfera terrestre non ci sta. Questi teenager dai cappelli strani, multicolori, che non vogliono indossare divise di alcun genere, chiedono di guardare ai disastri del presente e a un futuro diverso possibile. Il loro appuntamento del venerdì ormai tradizionale è un ottimo motivo per fermarsi a pensare, riflettendo su quale miserabile eredità stiamo lasciando loro, a figli e nipoti che dovrebbero essere il tesoro più grande. “Ci avete acherato il futuro”, c’è scritto su un altro cartello. Anche con le guerre, che tutto cancellano in un oceano di lutti, sofferenze, devastazioni e, naturalmente, tanto tanto ulteriore inquinamento. La pace, il lavoro e il clima sono anelli della stessa catena, ben lo sa la Cgil che su questi principi continua la sua battaglia civile di trincea contro governanti impazziti che si sono messi in testa di fare la terza guerra mondiale a pezzi, come ammonisce da anni la più antica organizzazione di massa della storia, quella rappresentata da Papa Francesco.

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