Lavoro. Balì: ancora un morto in agricoltura

In un settore ad alto rischio rivendichiamo il rispetto di tutte le norme e le misure per tutelare salute e sicurezza

“Ieri un lavoratore di 26 anni del Punjab ha perso la vita cadendo da una serra nei pressi di San Felice Circeo. Sono troppi gli incidenti sul lavoro in agricoltura, anche mortali come quest’ultimo, nel territorio dell’agro pontino, caratterizzato da una fortissima presenza di lavoratori migrati, spesso costretti a soggiacere a condizioni di sfruttamento e lavoro irregolare”. Lo dichiara in una nota Tina Balì, segretaria nazionale FLAI CGIL.

“L’attenzione per il contenimento del contagio nei luoghi di lavoro dovuto all’emergenza Covid che ha segnato gli ultimi mesi, non deve far calare l’attenzione sui rischi che caratterizzano anche in periodi ordinari il mondo del lavoro agricolo”.

“Le misure definite in questa fase di emergenza sanitaria – conclude Balì – non sono la soluzione ai problemi strutturali che ci sono nel settore. Vista l’alta rischiosità del lavoro in agricoltura, occorre che vengano messe in atto tutte le misure necessarie a tutelare la sicurezza dei lavoratori: dai controlli degli organi preposti, in particolare degli organismi di vigilanza, all’efficacia del ruolo del medico competente, dall’assunzione della responsabilità all’osservanza delle norme da parte dei datori di lavoro, dalla informazione/formazione dei lavoratori al contrasto del lavoro irregolare”.

 

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