Rapporto ISPRA. FLAI CGIL, bloccare consumo del suolo e rilanciare agricoltura di qualità

La velocità con cui si cementifica esclude la possibilità di sviluppo sostenibile e duraturo

“L’ultimo rapporto ISPRA, presentato alla Camera dei Deputati, ribadisce per l’ennesimo anno consecutivo la tendenza del nostro Paese a consumare se stesso, a cementificare il proprio suolo, impermeabilizzandolo e rendendolo indisponibile a qualsiasi intervento futuro”, lo dichiara in una nota la Flai Cgil nazionale.
“I dati presentati, oltre a sottolineare l’avvio di una stagione in cui non si consuma più solo il suolo agricolo ma iniziano ad essere aggrediti anche i territori ricadenti in aree soggette a vincoli paesaggistici, ci dicono che il nostro Paese ha perso altri 52 km2 di suolo. La preoccupazione maggiore riguarda la velocità con cui sottraiamo questa risorsa al nostro paese: 2 m2 al secondo.
L’8% del nostro territorio è già andato perso e la strada scelta è quella di deturpare anche le aree protette, azione questa che impedisce qualsiasi tipo di ragionamento su uno sviluppo serio e sostenibile per il nostro paese. Di questo passo mancherà a breve la condizione fondamentale su cui fondare lo sviluppo e la crescita delle nostre comunità: la terra. Questa tendenza al consumo, impostasi nel nostro Paese da un decennio, lo espone ad un triplice rischio: aumento del rischio idrogeologico, diminuzione del valore ambientale del nostro Paese e diminuzione del potenziale agricolo”.
“È urgente per questi motivi – prosegue la nota – riavviare l’iter legislativo che blocchi il consumo del suolo in Italia. Non è pensabile che di fronte a migliaia di ettari già impermeabilizzati si pensi di continuare a cementificare le coste e le campagne italiane invece di mettere in sicurezza il territorio e bonificare quanto già costruito ed edificato.
Rilanciare il percorso della legge sul blocco del consumo del suolo è l’unica soluzione per un paese che ha già perso 1/4 del terreno agricolo a disposizione e che di questo passo in pochi anni avrebbe il 10% del suo territorio impermeabilizzato per sempre, perdendo opportunità di iniziative economiche e in termini occupazionali sul versante della filiera agroalimentare e delle produzioni di qualità”.

Articoli correlati

“Reddito di contadinanza”, a Roma la presentazione del saggio di Famiano Crucianelli

L'iniziativa si terrà mercoledì 8 maggio alle ore 18 nella sede della Cgil Roma e Lazio. Saranno presenti, tra gli altri, Giovanni Mininni e...

Sottoscritto integrativo Nestlè San Pellegrino

È stato sottoscritto oggi l’integrativo Nestlé San Pellegrino, che avrà durata biennale 2024-2025. L’accordo di secondo livello raggiunto riguarda tutte le realtà del Gruppo presenti...

Un aiuto concreto per le lavoratrici dell’industria alimentare vittime di violenza di genere

L’Ente bilaterale del settore alimentare, in seguito al rinnovo del Contratto collettivo nazionale di inizio marzo, vara un fondo in favore delle persone più...