new!

Zuccherificio Molise: attendiamo risposte concrete dalla Regione e dal Ministero

Zuccherificio Molise: attendiamo risposte concrete dalla Regione e dal Ministero

Ormai da troppo tempo i lavoratori dell’ex Zuccherificio del Molise sono in attesa di risposte concrete da parte delle Istituzioni. Molti ex dipendenti vedranno scadere la mobilità a giugno 2018 ed in tal senso, Fai, Flai e Uila auspicano che la Giunta della Regione Molise mantenga gli impegni assunti nel corso della riunione del 4 settembre u.s. e ponga in essere a stretto giro tutte le misure necessarie alla riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori del sito di Termoli, assumendosi le proprie responsabilità e mantenendo quanto promesso. In questa direzione riteniamo necessario che le Istituzioni definiscano con maggiore precisione il percorso per attivare politiche attive per la riqualificazione e la ricollocazione dei lavoratori collocati in mobilità, con la predisposizione di un calendario che tenga conto del periodo di copertura della mobilità, che scadrà per alcuni da qui a pochi mesi. In tale percorso consideriamo necessario anche il coinvolgimento concreto di tutti i soggetti istituzionali: Invitalia, i sindaci dell’area di Termoli e i Centri per l’impiego.

Fai, Flai e Uila ritengono inoltre necessario il coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico con la prosecuzione del confronto già intrapreso a dicembre 2016 al fine di garantire concrete opportunità di ricollocazione per gli ex dipendenti dello Zuccherificio termolese. Come noto l’ex Zuccherificio di Termoli insiste in un’area di crisi non complessa, pertanto serve mettere in campo tutte le misure previste dalla normativa per rendere il sito attrattivo per futuri investimenti e attività produttive che portino un reale beneficio al territorio. Fai, Flai e Uila chiedono pertanto che la Regione Molise si faccia parte attiva per la continuazione del tavolo presso il Mise.

Articoli correlati

Sindacati e parlamentari europei al ghetto di Borgo Mezzanone. “Flai Cgil ed Effat in campo contro il caporalato”

Prima la visita al più grande insediamento informale del nostro Paese, poi le tavole rotonde sullo sfruttamento nell'agricoltura italiana e europea. Si è conclusa la due giorni che ha portato nel Foggiano politica e sindacato europeo, per accendere i riflettori sulla vergogna dei ghetti e trovare insieme soluzioni concrete