Tre giorni di assemblee, incontri, discussioni, e confronti con un ampio ventaglio d’interlocutori: sindaci, organizzazioni delle società civile, associazioni, autorità, cittadini. Un solo filo conduttore: le condizioni di vita e di lavoro dei rumeni impegnati nell’agricoltura siciliana con il corollario di vessazioni, frustrazioni, di negazioni dei diritti spettanti e talvolta persino di violenza. Ma anche esempi virtuosi di un’integrazione non solo auspicabile, ma fattivamente raggiunta, partendo ancora e sempre dal lavoro. Purché depurato da quelle incrostazioni –sfruttamento, caporalato, non applicazione del contratto- che troppe volte intaccano la dignità di quanti lavorano in agricoltura.

Tre giorni al fianco della numerosissima comunità di lavoratrici e lavoratori rumeni impegnati nell’agricoltura siciliana. Un percorso che ha visto un’alta partecipazione delle comunità rumene grazie al lavoro quotidiano svolto dalle FLAI Territoriali di Agrigento, Caltanissetta e Ragusa, insieme alla FLAI sicula. Il tutto al cospetto di una delegazione del sindacato omologo rumeno Agrostar venuta da Bucarest e integrata dalla compagna Emilia Spurcaciu, referente dello Sportello Multifunzionale FLAI/INCA in Romania. A qualificare ulteriormente il dispiegamento siciliano la dott.ssa Sandra Pralong, Consigliera delegata del Presidente della Repubblica rumena per i rapporti con le diaspore venuta specialmente da Bucarest e la Segretaria Generale della FLAI Nazionale Ivana Galli.