Ghiott Dolciaria riapre. Flai Cgil: “Sette mesi di vertenza per salvare cantuccini e posti di lavoro”

Vince la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori, lo storico stabilimento di Barberino Tavarnelle, nel cuore del Chianti, riprende le produzioni

Ghiott Dolciaria, azienda attualmente in concordato e storico marchio specializzato nella produzione di cantuccini con sede a Barberino Tavarnelle, nel cuore del Chianti, non chiuderà i battenti, anzi si apre a nuove prospettive. “Giovedì 18 aprile ci siamo incontrati al tavolo di unità di crisi della Regione Toscana aperto a ottobre 2023 su richiesta della Flai Cgil di Firenze con l’attivazione del ‘patto del lavoro del Chianti’, dopo lo sciopero con presidio delle lavoratrici e dei lavoratori della Ghiott srl per la messa in liquidazione volontaria della storica fabbrica di cantuccini in difficoltà finanziarie”, spiega il segretario della Flai Cgil di Firenze, Francesco Baccanelli. “Dopo circa 7 mesi di vertenza – aggiunge subito – dopo vari incontri al tavolo di crisi regionale con le istituzioni locali, la Cgil del Chianti e la Flai Cgil Firenze, Confindustria e la Proprietà della Ghiott srl siamo riusciti a dare continuità produttiva allo storico stabilimento nonostante la difficile situazione”. Pure Stagioni, azienda appartenente al settore dolciario agroalimentare della Toscana, con affitto di ramo d’azienda farà infatti ripartire Ghiott ferma da novembre, assicurando il mantenimento dei livelli di occupazione e dei trattamenti retributivi e contributivi delle 7 lavoratrici e del lavoratore rimasti in forza. “La nuova società – sottolinea Baccanelli – ha creduto nello storico prodotto (ghiottini-cantuccini) e ha intenzione non solo di ripartire con la produzione ma anche di rilanciare lo stabilimento di Barberino Tavarnelle”. Nella sede dell’unità di crisi della Regione l’ Amministratore delegato di Pure Stagioni ha illustrato il piano industriale, sono stati fatti già investimenti per la messa in sicurezza del sito produttivo e i necessari passaggi con i vecchi clienti per cercare di recuperare terreno dopo sette mesi di stop. “Le lavoratrici e il lavoratore finalmente dal mese di aprile riprenderanno lo stipendio – evidenzia il segretario della Flai Cgil – un sospiro di sollievo, anche perché le mensilità di gennaio, febbraio e marzo 2024 ancora non sono state versate e rientreranno nel concordato della vecchia società. Così come ci sono ritardi nel versamento del Tfr di chi, anche a malincuore, si è trovato costretto ad abbandonare Ghiott”. Tutte le parti interessate, in primis i lavoratori rimasti hanno creduto nella loro professionalità e nel prodotto che sfornavano nel famoso stabilimento di Tavernelle nel Chianti Fiorentino, convinti che una storia imprenditoriale così gloriosa non potesse finire così”.

“Il futuro del sito produttivo – conclude Baccanelli – è  ancora da scrivere, da ricostruire ma siamo fiduciosi. Andranno recuperate in produzione figure professionali che sono state perse nel corso della vertenza. Speriamo che lavorando tutti insieme per l’obiettivo, si possa riuscire nel tempo a tornare allo stesso numero di maestranze presente negli anni passati nello storico stabilimento”.

Articoli correlati

“Agricoltura Sì… Cura”, un successo tra gli studenti all’Istituto tecnico agrario “Pantanelli-Monnet” di Ostuni

L’evento “Agricoltura Sì… Cura”, ospitato con entusiasmo dall’Istituto Tecnico Agrario “Pantanelli-Monnet” di Ostuni, si è rivelato un successo fuori dall’ordinario, ed ha riscosso un...

Castrovillari, Mattarella in Granarolo: “Il lavoro non è una merce”

Gaetano Piraino, Rsa Flai Cgil: “Il benessere dei lavoratori, siano essi allevatori o trasformatori, impiegati amministrativi, tecnici di laboratorio o della logistica, è una...

Caporalato in Toscana, sfruttavano ospiti del centro di accoglienza. Flai Cgil: “Sul contrasto preventivo serve salto di qualità” 

“L’ennesimo caso di sfruttamento e caporalato è lo spaccato di un’economia primaria sofferente, nonostante i continui sforzi per riportare la legalità nel settore agricolo,...