Convegno sulla Pesca e la molluschicoltura nel Delta

Progettare il futuro del Delta attraverso il lavoro, tra la sostenibilità degli ecosistemi e le potenzialità delle filiere produttive nel settore ittico e acquacoltura

Immaginare un futuro per la pesca e la molluschicoltura nel Delta polesano, è una iniziativa organizzata dalla Flai Cgil di Rovigo che si svolgerà sabato 21 ottobre alle ore 9,30 a Porto Tolle presso l’auditorium Sala della Musica.

“Una importante occasione di confronto e dibattito che vuole partire dalle criticità strutturali del settore ittico che unite a quelle determinatasi dal cambiamento climatico e biologico delle lagune, stanno determinando una lenta agonia sia per quanto riguarda la pesca in mare aperto, che agli allevamenti lagunari dei molluschi devastati in questi ultimi mesi dalla voracità e prolificità della specie aliena ‘granchio blu’”, spiega il segretario generale della Flai Cgil di Rovigo Mauro Baldi.

“A rischio non c’è solo l’economia di un intero settore – sottolinea Baldi – ovvero quello della molluschicoltura, ma la tenuta sociale di un intero territorio come quello polesano del Delta che già intrinsecamente fragile rischia di pagare un prezzo salatissimi in termini sociali ed economici. Da una parte la marineria di Pila con le difficoltà ad imboccare il mare aperto a causa del fenomeno dell’insabbiamento delle bocche di porto dovuto alla scarsa e inconsistente manutenzione dei canali lagunari e che mette a serio rischio l’incolumità degli equipaggi, dall’altra la diminuzione costante degli sforzi di pesca a causa della stringente e bieca normativa europea in materia”.

“Mentre negli ultimi mesi i fondali lagunari hanno visto la proliferazione in maniera esponenziale della specie aliena cosiddetta granchio blu che ha divorato le semine di questo 2023 di cozze e vongole nonché il raccolto di questi ultimi mesi, mettendo in ginocchio una economia intera – aggiunge il segretario – I posti di lavoro a rischio sono oltre 1500 senza contare tutto l’indotto nel territorio, e oggi non c’è nessun ammortizzatore sociale per attutire questa crisi senza precedenti. Oltre alla crisi contingente proveremo a tracciare un orizzonte che permetta al settore di sopravvivere, riorganizzarsi e sostenere un’economia e il territorio attraverso il lavoro tra sostenibilità, biodiversità”.

Ne discuteranno illustri interlocutori, quale: il professor Roberto Odorico, Biologo Marino, Luigino Marchesini, Presidente del Consorzio dei pescatori del Polesine, Giovanni Franzoso, Presidente Cooperativa pescatori di Pila, Massimo Barbin, Presidente Consorzio Ittico Rovigo-Chioggia. I lavori saranno introdotti da Mauro Baldi, Segretario Generale della Flai Cgil di Rovigo e saranno conclusi dall’intervento di Antonio Pucillo Capo Dipartimento Pesca della Flai Cgil Nazionale.

Articoli correlati

A Manfredonia l’incontro su diritti e accoglienza. Mininni: «Per contrastare caporalato si applichi la 199»

«Cosa servirebbe oggi per contrastare caporalato e sfruttamento? Basterebbe poco per iniziare. Basterebbe uno Stato con la volontà di applicare le leggi che già...

Laguna di Orbetello, Flai Cgil: “Moria di pesci inaccettabile, necessario dare vita ad un ente ad hoc”

Una situazione drammatica che non riguarda solo chi vive di pesca, ma un’intera comunità, con il settore del turismo che potrebbe ricevere un colpo...

Mantova, nasce la Rete del lavoro agricolo di qualità, più strumenti per i controlli nelle aziende

Flai Cgil: “Finalmente la nostra richiesta è stata accolta, speriamo che arrivino presto risultati positivi, anche e soprattutto alla luce dei recenti gravissimi episodi...