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Papa Francesco e la Flai, storia di una convergenza parallela

Sei anni fa la categoria dell’agroindustria della Cgil incontrò per la prima volta il pontefice. Da lì nacque un legame fatto di ascolto, collaborazione e sostegno per una solidarietà concreta

Per la prima volta nella storia un Papa aprì le porte al nostro sindacato. Era il 2019 quando la Flai Cgil ebbe il grande privilegio di essere ricevuta da Papa Francesco in udienza privata. Un incontro durante il quale la categoria ebbe modo di raccontare al Pontefice il proprio impegno nella tutela dei diritti di lavoratrici e lavoratori, nella denuncia del lavoro nero e del caporalato, e di presentare le rivendicazioni salariali che quotidianamente vengono promosse per migliorare le condizioni di chi opera nel settore dell’agroalimentare. A quel ricevimento, presenziò anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.

In quell’occasione – di cui vi riproponiamo in calce una selezione di immagini – la Flai raccontò a Papa Francesco delle Brigate del lavoro e del sindacato di strada, dell’idea di uscire dalle sedi per incontrare lavoratrici e lavoratori più esposti al fenomeno dello sfruttamento là dove sono impiegati ogni giorno. Il sindacato trovò nel Papa un interlocutore attento, disponibile, con una grande sensibilità nei confronti del modo del lavoro e dell’azione della Flai.

Lì nacque un legame fondato su rispetto e collaborazione, che da quel 2019 è proseguito e si è strutturato in un rapporto costante con l’Elemosineria vaticana, attraverso la quale la Flai ha continuato a fornire un aiuto concreto attraverso la consegna di derrate alimentari destinate ai più bisognosi. L’ultima occasione è stata lo scorso 4 febbraio, quando la Flai ha rifornito l’Elemosineria coordinata dal cardinale Konrad Krajewski con cinque tonnellate di alimenti. L’ultimo incontro di Papa Francesco con la Flai è stato lo scorso 23 novembre, in occasione della Giornata mondiale della pesca, quando una delegazione di lavoratrici e lavoratori del settore è stata ricevuta in Vaticano nell’Aula Paolo VI.

«Col messaggio contenuto nell’enciclica “Fratelli tutti”, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di un impegno nella solidarietà che vada oltre la semplice carità – commenta il segretario generale della Flai Cgil Giovanni Mininni -. Per Bergoglio fare solidarietà ha significato impegnarsi attivamente e concretamente per prendersi cura degli altri e contribuire alla costruzione di una società più giusta. La nostra collaborazione con l’elemosineria del Vaticano si è inserita in questa prospettiva. La sua scomparsa ci rammarica profondamente e ci spinge però a proseguire in questo solco, in questa via in cui abbiamo camminato insieme».

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