STOP GENOCIDIO

Lavoro. Mininni, parta Commissione d’inchiesta su sicurezza sul lavoro e sfruttamento

“Condividiamo la preoccupazione del Senatore Nannicini, riportata anche oggi sulle pagine di Repubblica,in merito ai ritardi sulla istituzione di una Commissione d’inchiesta su sicurezza sul lavoro e sfruttamento”. Lo dichiara il Segretario Generale della Flai Cgil, Giovanni Mininni.

“Considerati i numeri di morti sul lavoro e infortuni gravi che si registrano ogni anno nel nostro Paese, l’iniziativa di attivare una Commissione d’inchiesta sarebbe una cosa utile e necessaria, consentendo di indagare in modo attento il fenomeno e proponendo soluzioni che guardino realmente a prevenzione, formazione e controlli. Non sono tollerabili in un Paese civile moderno circa 1000 morti sul lavoro nel 2019. Il T.U. 81/2008 è fondamentale, ma va applicato in tutte le sue parti e reso esigibile per tutti i lavoratori, a cominciare, per rimanere alla nostra categoria, ai lavoratori della pesca”.

“Stessa attenzione – prosegue Mininni – merita il tema dello sfruttamento, in molti casi unito a quello degli infortuni, poiché un lavoro in nero, sottopagato, senza diritti e tutele, con il ricatto di rimanere a casa il giorno dopo, rende il lavoratore sempre più vulnerabile anche per quanto riguarda i temi della salute e sicurezza. Anche sul lavoro sfruttato sottolineiamo lo straordinario risultato della Legge 199/2016, ma anche per questa legge chiediamo che essa si applichi in tutte le sue parti per prevenire il consumarsi del reato”.

“Per questi motivi – conclude il Segretario Generale della Flai – sosteniamo l’urgenza di una Commissione d’inchiesta che possa affrontare con tutti gli strumenti della politica due temi che sono fondamentali per rimettere al centro un lavoro dignitoso, sicuro, legale”.

Articoli correlati

Diritti, tutele, sicurezza sono conquiste da difendere ogni giorno. La Flai al corteo del Primo maggio

Per le vie della Capitale, sotto un sole ben più estivo che da primavera, è sfilato stamani un serpentone colorato e partecipato da lavoratrici e lavoratori partiti da Piazza Vittorio

Referendum 2025 su lavoro e cittadinanza. Su cosa si vota l’8 e 9 giugno e perché

L'8 e 9 giugno 2025 le cittadine e cittadini saranno chiamati a votare per 5 referendum. La Corte costituzionale ha ritenuto ammissibili i 4 quesiti referendari sul lavoro, per i quali sono state raccolte oltre 4 milioni di firme, e il referendum sulla cittadinanza, depositato in Cassazione con 637 mila firme

Papa Francesco e la Flai, storia di una convergenza parallela

Sei anni fa la categoria dell’agroindustria della Cgil incontrò per la prima volta il pontefice. Da lì nacque un legame fatto di ascolto, collaborazione e sostegno per una solidarietà concreta