STOP GENOCIDIO

Contratto alimentare. Fai, Flai, Uila: da domani 4 ore di sciopero e avanti con mobilitazione fino al 9 novembre

In queste ore giunge l’adesione al rinnovo del contratto da parte di Assica

Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil nella quale i Segretari Generali, Onofrio Rota, Giovanni Mininni e Stefano Mantegazza hanno illustrato le modalità di svolgimento dello sciopero di 4 ore che, da domani 9 ottobre, interesserà tutte le aziende che non hanno aderito al rinnovo del contratto collettivo nazionale dell’industria alimentare siglato il 31 luglio scorso tra Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e Unionfood, Ancit e AssoBirra.

Intanto, sono numerose le aziende che in queste settimane hanno aderito al rinnovo del contratto dell’industria alimentare e dopo la conferenza stampa si è giunti alla sottoscrizione di un accordo di adesione al CCNL dell’industria alimentare rinnovato il 31 luglio scorso da parte di Assica, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, una sigla importante che si aggiunge a quelle delle associazioni firmatarie del 31 luglio. Fai-Flai-Uila hanno, quindi, immediatamente annunciato la revoca dello sciopero di domani e tutte le altre iniziative di lotta nei confronti delle aziende aderenti ad Assica e delle altre aziende che hanno aderito al rinnovo.

Le segreterie nazionali di Fai-Flai-Uila hanno, inoltre, annunciato che il blocco degli straordinari e delle flessibilità proseguirà fino al 9 novembre, giorno nel quale è previsto uno sciopero di 8 ore con mobilitazione dei lavoratori e manifestazioni in 20 piazze d’Italia che saranno collegate in streaming. L’obiettivo è quello di dare a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori del settore un solo contratto.

Adesioni CCNL Industria alimentare 31 luglio – Associazioni

Articoli correlati

Stop Rearm Europe, il 10 maggio a Roma la piazza contro il riarmo

Appuntamento alle ore 10 al Pantheon. Adesioni da oltre 900 sigle in 18 Paesi Ue

Referendum 2025 su lavoro e cittadinanza. Su cosa si vota l’8 e 9 giugno e perché

L'8 e 9 giugno 2025 le cittadine e cittadini saranno chiamati a votare per 5 referendum. La Corte costituzionale ha ritenuto ammissibili i 4 quesiti referendari sul lavoro, per i quali sono state raccolte oltre 4 milioni di firme, e il referendum sulla cittadinanza, depositato in Cassazione con 637 mila firme

Papa Francesco e la Flai, storia di una convergenza parallela

Sei anni fa la categoria dell’agroindustria della Cgil incontrò per la prima volta il pontefice. Da lì nacque un legame fatto di ascolto, collaborazione e sostegno per una solidarietà concreta