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Vertenza Consorzio di Bonifica del Gargano, Flai Cgil Puglia: chiesto incontro urgente all’Assessore regionale Pentassuglia

“Siamo fortemente preoccupati per il Consorzio di Bonifica Montano del Gargano. Emergono numerose criticità da una gestione consortile che omette il coinvolgimento degli attori presenti sul territorio, decide di sopprimere la storica sede foggiana di viale Cristoforo Colombo e discute sull’utilità di costituire una società in house. Idea che farebbe tremare i polsi a chiunque. Per queste e altre ragioni – afferma il segretario generale della Flai Cgil Puglia, Antonio Gagliardi – abbiamo inviato una richiesta per un incontro urgente all’Assessore Donato Pentassuglia”.

Lo scorso 15 dicembre la Flai Cgil di Foggia ha dichiarato lo stato di agitazione delle maestranze. “Tutte le decisioni sono state assunte senza alcun confronto preventivo né con le organizzazioni sindacali e a quanto pare nemmeno con gli stessi Comuni afferenti – continua Gagliardi -. Scelte che hanno ripercussioni su bilanci e che destano ovvia preoccupazione per la sorte di circa 30 dipendenti”.

A partire dalla mancanza di confronto la Flai Cgil “ha mosso ufficialmente istanze di accesso agli atti, al momento rimaste prive di riscontro, e di annullamento di delibere, a cominciare da quella di nomina dell’attuale Direttore la cui posizione risulta in netto contrasto con i dettati del contratto collettivo nazionale per i dirigenti dei consorzi di bonifica. Si stenta a capire come si intendono indirizzare le attività consortili e progettuali, queste ultime legate alle risorse rivenienti dal PNRR”.

“Il tanto decantato contenimento dei costi assunto dalla dirigenza apicale del Consorzio come un mantra, contrasta con le decisioni effettivamente stabilite nelle delibere del cda – conclude Gagliardi -. Decisioni che non guardano all’efficientamento dei servizi resi e al recupero della morosità. Intendiamo discuterne con l’Assessore Pentassuglia anche in ragione del fatto che i Consorzi, compreso quello Montano del Gargano, beneficiano di risorse pubbliche ma spesso ci si dimentica di questo particolare e si decidono azioni tali da stravolgere la natura e l’operatività di enti posti a beneficio del territorio e dei cittadini”.

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