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Peste suina, la Regione Lombardia chiede al governo ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori della filiera

Sul fronte dell’emergenza Peste suina africana, il Consiglio regionale della Lombardia batte un colpo. Si è tenuta stamani un’audizione congiunta delle commissioni Attività produttive e Agricoltura dedicata al tema e alle sue ripercussioni sulla filiera suinicola, a cui hanno partecipato Assica (l’Associazione industriali delle carni e dei salumi, ndr) e i sindacati dell’industria agroalimentare. Al termine della quale, all’unanimità, è stato deciso di “predisporre un atto di indirizzo politico unitario e trasversale con cui chiedere al governo di estendere gli ammortizzatori sociali esistenti e, se necessario, di introdurne di specifici per tutelare tutti i lavoratori della filiera suinicola colpita dalla peste suina africana, sia quelli a tempo indeterminato sia quelli a tempo determinato”.

«Siamo stati i primi a chiedere quali ripercussioni avrebbe potuto avere la peste suina africana sui lavoratori di tutto il comparto» rivendica il segretario generale della Flai Cgil Mantova Ivan Papazzoni. «Finalmente, grazie al consigliere Marco Carra (del Partito democratico, ndr), siamo stati ascoltati dalla regione Lombardia, dopo mesi, anni, che come sindacato chiediamo risposte chiare a questo grave problema».

«Vogliamo garanzie per tutti coloro che sono impiegati nella filiera, a prescindere dal contratto che hanno, e auspichiamo che quanto definito nelle commissioni venga ascoltato – prosegue Papazzoni -. Noi siamo pronti a fare la nostra parte».

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