STOP GENOCIDIO

Acqua Lete. Flai Cgil Campania e Napoli e Flai Caserta: “Azienda continua a non tener conto delle richieste dei lavoratori. La mobilitazione non si ferma”. 

Non è bastato uno sciopero di due ore, al termine di ogni turno lavorativo, indetto dalla Flai-Cgil Caserta nel bel mezzo del mese di febbraio, all’interno dello stabilimento Acqua Lete di Pratella, in provincia di Caserta, in risposta ad alcuni atteggiamenti da valutare come possibili discriminatori e lesivi dei diritti dei lavoratori, in particolare nei confronti di quelli iscritti al sindacato dell’agroindustria della Cgil. 

Nell’incontro tenutosi nelle scorse ore, l’azienda non ha voluto sentir ragioni di concedere le ferie estive, almeno per un periodo utile, ai propri dipendenti. Di fatto l’azienda nega le ferie ai lavoratori nel trimestre estivo non tenendo conto delle loro necessità di riposare con i propri affetti in quel periodo dell’anno. 

Si annuncia quindi il protrarsi della protesta. 

Al centro della lotta del sindacato anche una serie di atteggiamenti da parte dell’azienda, le strutturazioni dei turni di lavori e i relativi cambi senza preavviso (spesso dalla sera alla mattina), il mancato confronto e coinvolgimento sulla contrattazione della rappresentanza sindacale aziendale in tutta l’organizzazione del lavoro, compresi i turni di lavoro straordinario abnormi svolti durante l’anno e l’attenzione sui temi della salute e sicurezza sul lavoro.
L’azienda non ha mai dato risposte che potessero portare alla risoluzione di queste annose problematiche. 

A far scattare lo stato di agitazione sono stati anche alcuni episodi avvenuti negli ultimi mesi ai danni di un iscritto alla Flai-Cgil che si è visto spostare di linea produttiva, con relativo cambio di turno, senza alcun preavviso dopo circa 25 anni lavorativi passati sempre sullo stesso impianto. 

“Sono comportamenti inaccettabili – commentano Igor Prata, segretario generale Flai-Cgil Campania e Napoli e Tammaro Della Corte Segretario Generale della Flai Cgil di Caserta– che vanno avanti ormai da mesi, con l’azienda che assume decisioni senza il minimo confronto con le organizzazioni sindacali. È evidente – sottolineano Prata e Della Corte- come alcune disposizioni aziendali siano avvenute in risposta alle legittime e doverose richieste dei nostri iscritti di rispetto di alcune basilari norme sancite dal contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento e dalle normative vigenti in materia di lavoro, per la cui attuazione siamo stati costretti a rivolgerci alla valutazione dell’Ispettorato del Lavoro di Caserta, segnalando le mancanze da parte dell’azienda. 

Ci rammarica che un’azienda leader del settore non guardi con attenzione alla piena tranquillità e serenità delle lavoratrici e dei lavoratori prendendosi cura di una giusta conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli di vita di tutti i propri dipendenti. Non riteniamo all’avanguardia un sistema di lavoro imposto senza un periodo di ferie estive, con turni comunicati senza alcun giusto preavviso, con turni di straordinario elevati durante tutto l’anno, come se al profitto dell’azienda fosse sacrificato ogni aspetto della vita dei lavoratori. Pertanto, a fronte di una totale chiusura aziendale, la Flai Cgil e i lavoratori continueranno la propria mobilitazione e lotta sindacale in ogni forma possibile”. 

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