Pescatori sequestrati ricevuti dal Papa, Pucillo, Flai Cgil: “Bene l’incontro ma la politica dia risposte. La priorità è la sicurezza dei lavoratori”  

Nel primo anniversario dalla liberazione, Papa Francesco riceve i 18 pescatori della marineria di Mazara del Vallo, rimasti sequestrati in Libia per 108 giorni, e le loro famiglie. Antonio Pucillo saluta con entusiasmo l’incontro con il Pontefice, la presenza a San Pietro di lavoratori vittime di un vero e proprio rapimento. “Stiamo ricordando una storia a lieto fine – dice subito l’esponente della Flai Cgil – anche se durata 108 interminabili giorni di prigionia. Pescare in quelle acque resta comunque molto pericoloso. Il problema persiste. Il nodo non è stato ancora sciolto, nonostante gli impegni presi dal governo per cambiare la situazione. Non per caso dopo la loro liberazione, la notizia è del maggio scorso, un altro peschereccio, l’Aliseo, è stato attaccato con armi da fuoco e il comandante è rimasto ferito”. Per la Flai Cgil la sicurezza dei lavoratori è l’assoluta priorità. Il sindacato dell’agroindustria della Cgil, insieme a Fai e Uila, ha subito organizzato una raccolta di firme per chiedere di aprire un tavolo di confronto con il ministero delle Politiche Agricole, quello degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. “Ad oggi però – registra Pucillo – non c’è stata ancora alcuna convocazione da parte delle istituzioni. Ha dato disponibilità solo il Ministero degli affari esteri, mentre non è arrivata risposta dal Mipaaf. Lo ribadiamo: è fondamentale poter lavorare in sicurezza. E il governo deve impegnarsi subito, concretamente. Bisogna aprire un tavolo per dare garanzie ai pescatori di Mazara del Vallo”.

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