#Stopcaporalato 25 giugno Bari – La giornata

Galli, approvare subito DDL contro il caporalato

Lo chiediamo da questa piazza pienissima che vuole dignità, paghe giuste, rispetto. “Noi da questa piazza diciamo che non possiamo aspettare ancora! Non possiamo aspettare un’altra stagione; abbiamo bisogno che il Ddl 2217 sia approvato, una legge di civiltà che fermi lo sfruttamento sistematico ed organizzato, che lucra sulle braccia di chi lavora nei campi. Sul lavoro agricolo ci guadagnano tutti – dal campo agli scaffali del supermercato – tutti, tranne chi si alza presto e sta 7/9 se non 12 ore sotto il sole o in serra, a 60 gradi in estate o con le mani ghiacciate in inverno”. Così Ivana Galli, Segretario generale Flai Cgil, dal palco di Bari dove si è appena conclusa una grande manifestazione contro il caporalato in agricoltura con oltre 15.000 persone.
“I dati dell’Istat ci dicono che il settore agricolo nel 2015 ha segnato una ripresa del 2,3% del valore aggiunto nazionale; sul versante dell’occupazione, le unità di lavoro nel settore agricolo crescono complessivamente del 2,2%. Non sono numeri a lotto, ma sono concretamente la ricchezza che i lavoratori agricoli contribuiscono a produrre. Ma questa ricchezza non va nelle tasche di chi è costretto a vivere nei ghetti, nelle tendopoli o in baracche improvvisate. Il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura non è qualcosa di residuale, ha numeri spaventosi. Su 8.862 aziende agricole ispezionate sono stati trovati 6.153 lavoratori irregolari e 713 episodi di caporalato riscontrati”.

“Noi – conclude Ivana Galli – chiediamo diritti e dignità per i lavoratori agricoli, quei diritti e quella dignità negati alla signora Paola – e come lei a tanti altri braccianti – per la quale con forza abbiamo chiesto verità e giustizia ed in nome della quale oggi chiediamo di fare presto! Fare presto con norme e provvedimenti che scongiurino una estate come quella del 2015. Il 27 Agosto del 2015 siamo stati convocati urgentemente al Mipaaf, ministri e istituzioni – finalmente – invocavano misure urgenti ed immediate, ora siamo al 25 giugno 2016 e stiamo aspettando che il Ddl contro il caporalato diventi legge! Vorremmo per questo provvedimento la stessa velocità che il Governo ha mostrato con altri provvedimenti, che hanno riguardato il destino di tanti lavoratori (come il JOB ACT) e che sono stati approvati a colpi di fiducia”.

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