Ddl Ecoreati. Flai Cgil, approvare il testo quanto prima

Le ecomafie si possano combattere con buone leggi e con un cambio di passo necessario della politica su questi temi
In queste ore torna al Senato, per la quarta lettura, il ddl sugli Ecoreati per l’introduzione nel nostro codice penale dei delitti contro l’ambiente.
La nostra organizzazione sindacale – che rappresenta i lavoratori dei settori agricoli, dell’industria alimentare, della forestazione e dei consorzi di bonifica – è convinta della necessità di rafforzare la disciplina legale al fine di prevenire e reprimere i delitti contro l’ambiente e contro goni forma di devastazione dei territori. Siamo convinti che il testo – più volte modificato nei diversi passaggi tra Camera e Senato – vada approvato quanto prima, per assicurare al nostro paese più strumenti di contrasto al business delle ecomafie e delle agromafie, che hanno causato la perdita di migliaia di posti di lavoro in filiere strategiche per il nostro paese. La nostra speranza è che il testo possa essere approvato oggi stesso, determinando finalmente un cambio di passo – auspicato da tempo – in merito all’introduzione di nuovi delitti quali l’omessa bonifica, l’impedimento al controllo ambientale, l’inquinamento e il disastro ambientale.
Una rapida e definitiva approvazione del testo ci metterebbe nelle condizioni – finalmente ci sentiamo di aggiungere – di aprire una riflessione che consideriamo strategica sui tanti istituti di prevenzione e cura del territorio minati dalla spending review. Subito dopo l’approvazione del testo sarà determinante capire quali saranno le intenzioni del Governo per valorizzare tali istituti, per metterli al servizio di un piano contro il dissesto ideogeologico, per il controllo e la cura dei territori più esposti al fenomeno delle ecomafie, dello smaltimento illecito di rifiuti e di pratiche come la devastazione ambientale che tanti danni hanno creato all’agricoltura italiana, alla vita e alla salute dei cittadini. Migliaia di posti di lavoro sono stati persi in questi anni a causa del progressivo disinvestimento nella cura e tutela dell’ambiente e del territorio, il mancato controllo di legalità ha favorito l’infiltrazione delle mafie in settori che da sempre sono considerati strategici. Per questo siamo convinti che fenomeni quali le agromafie e le ecomafie si possano combattere con buone leggi – come quella sugli Ecoreati – ma anche con un cambio di passo necessario della politica su questi temi. Si devono necessariamente trasformare i tagli degli ultimi anni in investimenti fondamentali per alzare l’asticella di legalità: per il presidio del territorio, per assicurare cura e tutela dell’ambiente e per far esprimere al meglio le potenzialità produttive di filiere che costituiscono una vera alternativa alla crisi, a partire dai settori agricolo e agroalimentare, veri e propri fiori all’occhiello del nostro made in Italy.

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