CCNL Industria Alimentare e nuovo modello contrattuale – Crogi risponde a Federalimentare

“La dichiarazione di Colavita per quanto riguarda il nuovo modello contrattuale elaborato da Cgil, Cisl e Uil ci dà il polso della situazione del reale motivo per cui il tavolo per il rinnovo del Ccnl alimentare si è fermato”. Lo afferma il Segretario Generale della Flai Cgil Nazionale, Stefania Crogi.
“Chiedere un intervento governativo su argomenti che da sempre sono di natura pattizia tra i corpi intermedi di rappresentanza significa sposare la posizione espressa da Renzi di voler superare un ruolo che da sempre è esercitato dalle organizzazioni sindacali”.
“Nella nuova proposta di nuovo modello contrattuale – prosegue Crogi – si ritrovano ampiamente i temi della Piattaforma che Fai, Flai e Uila stanno discutendo e che vorrebbero concludere positivamente. Chiediamo a Federalimentare: un’equa soluzione salariale sui minimi tabellari dei lavoratori, una reale esigibilità e ampliamento della contrattazione di secondo livello, diritti a cominciare dalla sicurezza che debbono valere per tutti i lavoratori di un sito produttivo, tutele in termini di diritti ed occupazione negli appalti”.
“Il Vicepresidente di Federalimentare – conclude Crogi – farebbe bene a riflettere sulle modalità con le quali riprendere un negoziato che le parti datoriali hanno compromesso, invece di delegare ad altri – ai quali non compete – ed esercitare un ruolo che per natura gli è proprio”.